“Finalmente, dopo aver trascorso questi ultimi anni in preda al terrore del contagio, rincorrendo ogni precauzione dalla quale derivava ogni tipologia di restrizione, possiamo dire di avercela fatta, il Covid non è più un pericolo. Questo sarà il primo Natale, dopo tempo, che potremo vivere serenamente con i nostri cari”. Queste le rassicuranti parole del ministro della Salute: Orazio Schillaci.
Schillaci: “Un Natale più felice e senza Covid”
“Per la prima volta, dopo le altalenanti situazioni che in questi anni hanno determinato la frammentazione di un equilibrio che ci pareva inalienabile e dopo la turbolenza sanitaria destata dal covid, possiamo dire che da questo momento inizia una nuova era. Si torna finalmente alla normalità. Vorrei che tra le persone si diffondesse la serenità e che queste vivessero un Natale diverso da quelli precedenti, che indubbiamente non hanno soddisfatto nessuno. Non si dovrà più badare ad ipotetici rischi e precauzioni; la vicinanza non sarà più un pericolo. Ovviamente è buona norma rispettare le buone abitudini che questo periodo ci ha fornito. Quindi ad esempio se si palesasse una positività e una sintomatologia alquanto marcata sarebbe opportuno indossare la mascherina e non avere dei contatti con i soggetti fragili”. Queste le parole del ministero della Salute, Schillaci, ospite di Adnkronos Live.
La rigida segnalazione dei dati
“Ovviamente, come è giusto che sia, anche se non dobbiamo più fronteggiare una condizione emergenziale è opportuno tenere d’occhio la condizione endemica. E’ importante non trascurare nulla e osservare i dati ospedalieri. Da questo ne è scaturito che le terapie intensive hanno abbassato il tasso di ricoveri, così come i decessi non superano più una certa soglia. Con la manifestazione di questi dati vorrei che fosse chiaro che queste festività natalizie potranno essere svolte senza privazioni o forzate lontananze. Nel caso in cui ci fosse il rischio di incorrere in una condizione critica non esiteremo ad intervenire”. Dichiara con rassicurazione Schillaci.
La riforma ospedaliera
“Stiamo anche pensando di intervenire con influenza riformistica negli ospedali. Per il momento abbiamo già affrontato la questione dei vaccini, adesso la proposta si concentra sull’abolizione di alcune restrizioni. Eppure, forse, sarebbe opportuno lasciare queste scelte ai rispettivi centri sanitari che sicuramente avranno una migliore visione della gestione di tali reparti”. Questo quanto affermato dal ministro della Salute in merito alla proposta di promozione delle visite ai soggetti affetti da positività al Covid da parenti e conoscenti.
