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mercoledì, Maggio 15, 2024
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Il suocero ossessionato dalla presunta relazione extraconiugale tra cognati, Luigi e Mery ammazzati a bruciapelo

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Raffaele Caiazzo, il suocero delle due vittime del duplice omicidio di stamattina, a Sant’Antimo, in provincia di Napoli, si è costituito nella caserma Carabinieri di Gricignano di Aversa. I militari lo hanno portato caserma della compagnia di Giugliano in Campania.

Caiazzo, 44 anni, è il papà dei coniugi delle due vittime, Luigi Cammisa di 29 anni e Maria Brigida Pesacane di 24 anni, suocero dunque di entrambi. I figli sono Anna e Alfredo, sposati con Cammisa e la Pesacane. Le vittime erano cognati.

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Secondo quanto al momento ricostruito, i carabinieri della compagnia di Giugliano sono intervenuti a piazzetta Sant’antonio per la segnalazione di colpi d’arma da fuoco. Sul posto, a terra, c’era il cadavere di Cammisa raggiunto da diversi colpi. Negli stessi momenti i militari sono intervenuti in un appartamento di via Caruso 17. All’interno c’era il cadavere di Pesacane, 24enne, anche la donna era stata colpita da alcuni colpi d’arma da fuoco.

Esclusa la matrice camorristica, proprio il legame di affinità tra le due vittime ha spinto gli investigatori dell’Arma a concentrarsi su un movente da ricercarsi in ambito familiare.

Una vicenda tragica che scuote ulteriormente Sant’Antimo, già sotto choc per la morte della 29enne Giulia Tramontano, uccisa a Milano e incinta di 7 mesi, originaria proprio del comune dell’hinterland nord di Napoli. E stasera, alle 19, è prevista a Sant’Antimo la fiaccolata per ricordare Giulia, con partenza dalla Villa comunale Del Rio, verso Via Roma e Piazza della Repubblica.

Come è avvenuto l’omicidio

Una storia bruttissima quella di Sant’Antimo: Maria, 24 anni, è stata uccisa davanti ai suoi bambini di 2 e 4 anni, mentre Luigi, 29 anni, ha trovato la morte mentre andava a lavorare, verso le 6.30. Era un operaio edile.Raffaele Caiazzo era convinto che i due cognati avessero una relazione extraconiugale, un tradimento consumato nell’ambito familiare

Sono terribili anche le circostanze in cui è avvenuto il doppio delitto. Raffaele Caiazzo ha ucciso prima Luigi, per strada, trucidandolo a colpi di pistola. Il ragazzo di 29 anni avrebbe cercato di ripararsi usando uno zainetto scolastico, ma purtroppo si è rivelato una difesa estremamente debole rispetto alla violenza dei proiettili. Il suocero si è poi diretto a casa di Maria, distante poche centinaia di metri, e lì ha ucciso la donna con la stessa arma davanti ai figli, i suoi nipoti. Quando arrivano i militari per la ragazza non c’è più nulla da fare: è stata uccisa a colpi di pistola mentre i piccoli erano in casa, le hanno sparato mentre era in bagno. I bambini dormivano, ma hanno sentito i colpi e, seppur incolumi, sono sotto choc.

Le indagini – svolte dai carabinieri e coordinate dalla Procura di Napoli Nord –  hanno subito imboccato la pista del movente familiare e della vendetta per una presunta relazione tra i due. Sono state ascoltate alcune persone presenti sul posto che hanno fornito elementi che, al vaglio di investigatori ed inquirenti, hanno consentito di inquadrare in poco tempo il contesto. Nel frattempo le forze dell’ordine hanno dovuto faticare non poco per tenere a distanza in particolare i familiari e i conoscenti di Cammisa giunti alla spicciolata. Le urla strazianti delle donne hanno accompagnato le operazioni di trasferimento della salma verso l’obitorio. Acquisiti anche alcuni video di telecamere di sorveglianza presenti nella zona.

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