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venerdì, Marzo 29, 2024
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Imprenditore di Mugnano ucciso a Quarto, condanne ridotte per i Polverino

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Una confessione che ha decretato la cancellazione di ben cinque ergastoli per i Polverino di Marano. E’ quanto avvenuto presso la Corte d’Assise d’Appelo di Napoli (V sezione) in riferimento all’omicidio di Enrico Amelio. L’imprenditore edile fu ucciso a Quarto nell’ottobre del 2006 in quella che era una vera e propria vendetta trasversale rivolta contro lo zio della vittima. Motivo del contendere l’acquisto di un terreno a cui era interessato anche lo zio della vittima.

I sicari dei Polverino dovevano soltanto gambizzare l’uomo per indurre il parente a ritirare l’offerta ma andò male. Amelio perse molto sangue e morì poco dopo. Con l’ammissione degli addebiti il processo di secondo grado si chiude con sconti di pena che evitano il carcere a vita al boss Giuseppe Polverino, Salvatore Cammarota, Salvatore Di Biase (difeso da Luigi Senese), Salvatore Liccardi e Salvatore Simioli (difeso da Luca Gili e Stefano Sorrentino). I  cinque hanno così rimediato 28 anni di reclusione a testa grazie al riconoscimento delle attenuanti generiche e all’esclusione dell’aggravante per motivi abietti e futili. 

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