25 C
Napoli
venerdì, Maggio 17, 2024
PUBBLICITÀ

Diminuiscono le speranze di trovare Julen vivo, il papà: «Nel pozzo con lui c’è il fratellino»

PUBBLICITÀ

Un gruppo di minatori della Brigada de Salvamento Minero di Hunosa dovrebbe nelle prossime scendere nel tunnel che si è scavato parallelamente al pozzo e poi realizzare a mano un altro tunnel per raggiungere il fondo del pozzo stesso. I lavori sono stati ritardati da un errore nella realizzazione. E’stato necessario ampliarlo per permettere la discesa delle persone che dovranno scavare a mano il collegamento con il pozzo.

Intanto, rispondendo alle critiche, il delegato del Governo in Andalucía, Alfonso Rodríguez Gómez de Celis, ha sottolineato che in questi giorni, poco più di una settimana, sono state smosse 40mila tonnellate di terreno e materiali: un lavoro che in tempi normali avrebbe richiesto mesi.

PUBBLICITÀ

Un errore di calcolo costringe i soccorritori a scavare un nuovo tunnel per salvare Julen.

Il team di lavoro a Totalán (Malaga) impegnato per salvare il bimbo di 2 anni caduto in un pozzo artesiano il 13 gennaio, ha deciso di ampliare il tunnel verticale per l’impossibilità di inserire i tubi in profondità.

Una volta completata la nuova perforazione, verrà eseguito un rivestimento del tunnel che richiederà dalle 5 alle 6 ore e un riempimento del terreno per 2 o 3 ore in più. Dopodiché, sarà il turno dei minatori, che dovranno arrivare con gli strumenti manuali al piccolo Julen .

I tubi non superano i 40 metri di profondità e si bloccano. Juan López-Escobar, direttore generale dell’Associazione degli Ingegneri delle Miniere del Sud, che consiglia in loco la squadra che esegue gli scavi, ha spiegato a La Vanguardia, che il problema riguarda  la consistenza del terreno.

«Questo è ciò che può accadere  – ha detto l’esperto – quando si trapana a casa. Quando trovi un muro duro, il trapano balla e si allontana dal centro. E questo è successo con la perforazione. Inserendo il tubo, che è dritto, non può raggiungere la profondità che cerchiamo. Hanno dovuto rimuoverlo per rimettere il trapano con un diametro più grosso».

Julen, c’è un nuovo intoppo ma non si smette di sperare

Non è stata data una stima dei tempi su quante ore serviranno per rimuovere i tubi e per procedere alla fase in cui verrà ultimata la realizzazione dell’ascensore. Si ritiene però che servirà almeno un altro giorno, e questa è una previsione che va contro quanto si pensava ieri. Nella mattinata di martedì si era dell’idea infatti che sarebbe stato mercoledì mattina il giorno decisivo in cui poter raggiungere Julen. Ad ogni modo si continua a sperare di poter rinvenire in vita il povero bambino di soli 2 anni protagonista di questa vicenda.

Intanto viene resa pubblica la triste storia del fratello maggiore di Julen, morto tragicamente a 3 anni.

Il fratellino Oliver

il 14 maggio del 2017, avviene la tragedia. La mamma di Julen e Oliver, in compagnia di sua sorella Annabel e di sua figlia Martina, passeggia lungo la spiaggia di Pedregalejo. All’improvviso, Oliver smette di respirare e si accascia a terra. Purtroppo, nonostante i tentativi disperati di rianimarlo, non c’è niente da fare, Oliver muore per un arresto cardiaco. Il papà: «Nel pozzo con lui c’è il fratellino ormai un angelo che lo riscalda e protegge»

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Buone ragioni per comprare un climatizzatore Daikin

Daikin è di certo uno dei brand più affidabili nel settore dei climatizzatori per uso residenziale. Parliamo, infatti, di...

Nella stessa categoria