La morte di Diego Armando Maradona poteva essere evitata. Il Pibe non avrebbe ricevuto cure adeguate dai medici che lo hanno seguito. Infatti la clamorosa notizia è stata pubblicata dal sito argentino Tn Noticias. Questo è l’esito shock della perizia medica chiesta dalla dai pm Patricio Ferrari, Cosme Iribarren e John Broyad. Richiesta per chiarire i dubbi lasciati dall’autopsia dopo la morte dell’ex capitano del Napoli e dell’Argentina.
LA CLAMOROSA NOTIZIA SU MARADONA
Tn Noticias è entrato in possesso della documentazione prodotta dai medici forensi che hanno partecipato alla Consulta Medica. Maradona soffriva di insufficienza cardiaca, renale e di cirrosi. I medici avrebbero inoltre confermato che la morte sarebbe stata causata proprio dalle malattie cardiache preesistenti. Nessuno si sarebbe accordo che il suo cuore non funzionasse a dovere perché, secondo la perizia, l’ex capitano della Nazionale non aveva controlli medici adeguati.
“Maradona non ha mai evaso il fisco italiano”, la sentenza della Cassazione
Diego Armando Maradona avrebbe avuto diritto al condono del quale ha beneficiato il Calcio Napoli. Per il Pibe de Oro, scomparso lo scorso 25 novembre, si chiude un braccio di ferro con il fisco italiano che va avanti dai primi anni del 2000. La questione è relativa al pagamento degli stipendi ad altri ex campioni azzurri, Alemao e Careca.
Sancita dalla Cassazione (ordinanza n. 6854), presieduta da Lucio Napolitano. Maradona avrebbe dunque potuto, come gli altri due ex calciatori brasiliani (a Napoli all’epoca del secondo scudetto) intervenire nel giudizio alla commissione tributaria centrale.
dunque nell’ordinanza della sezione tributaria civile si legge: “Se si negasse a Maradona la possibilità di intervenire nel giudizio dinanzi alla commissione tributaria centrale, per beneficiare del condono cui ha beneficiato la Società, vi sarebbe una palese assenza di tutela effettiva del contribuente, che non avrebbe alcuna altra possibilità di far valere le proprie ragioni in altra sede, con il verificarsi di una vera e propria denegata giustizia”.