16.8 C
Napoli
domenica, Maggio 5, 2024
PUBBLICITÀ

Le mani della camorra sul business Scudetto: guerra tra clan per bandiere, sciarpe e gadgets falsi del Napoli

PUBBLICITÀ

La mission aziendale è cambiata. E ora nel mirino c’è lo scudetto del Napoli.  La città si sta preparando a festeggiare. Ma anche a guadagnare. Nel giro di poche settimane, come riportano Cronache di Napoli, Il Mattino e Repubblica, l’industria del falso si è riciclata. Ha smesso di imitare gli oggetti di lusso per dedicarsi ai gadget per festeggiare la vittoria. Niente più borse, spazio alle maglie con il volto di Osimhen, Kvaratskhelia, e degli altri big azzurri. E soprattutto, via a bandiere e magliette con il fatidico numero tre. Ovvero quello che ricorda il terzo scudetto del Napoli.

Il contrasto alla contraffazione

A raccontare cosa sta succedendo sono gli uomini della Guardia di Finanza impegnati nella lotta alla contraffazione. Nel giro di pochi giorni nei sottoscala e nelle cantine la produzione ha cambiato volto. Cucitrici e presse a caldo sono state riconvertite. E con il lavoro notturno la camorra sta preparando i prodotti con cui inondare le strade della città. I clan, spiega il quotidiano, impongono infatti una specie di racket delle forniture ai negozianti al dettaglio. Dicono che devono comprare solo da loro. Impongono merce, strumenti, stabiliscono anche le merci da usare. Ma imporranno anche il pizzo ai venditor ambulanti che vorranno accaparrarsi i posti migliori. I più attivi sono quelli del clan Mazzarella. Che sono passati dal contrabbando di sigarette ai cd falsi. Per arrivare agli accessori in pelle. E alle sciarpe e alle magliette azzurre.

PUBBLICITÀ

La concorrenza e i prezzi

Dovranno però stare attenti alla concorrenza dell’Alleanza di Secondigliano. La corsa per il momento è solo di carattere commerciale. Poi ci sono i prezzi. Lo stesso gadget può variare dai 10 ai 50 euro. A seconda di chi lo compra e dove. Mentre la società sta cominciando già a tutelarsi: «Ci costituiamo parte civile, come ha detto il presidente Aurelio De Laurentiis fin dall’inizio», dice l’avvocato Fabio Fulgeri. «Ormai seguiamo circa cento processi l’anno. Che aumenteranno alla luce dei sequestri di questi giorni. Non solo a Napoli. Anche a Cassino, Velletri. Persino a Pisa. O al Sud», conclude.

FONTE OPEN

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Matteo, il 25enne italiano arrestato negli USA: “È stata una tortura ma sono sopravvissuto”

Uno studente italiano di 25 anni, Matteo Falcinelli, originario di Spoleto, è stato arrestato in Florida, a Miami, con...

Nella stessa categoria