15.2 C
Napoli
venerdì, Marzo 29, 2024
PUBBLICITÀ

L’estate nera in Italia, 3 giovani risucchiati e morti in piscina: le cause

PUBBLICITÀ

Un bambino di 7 anni residente a Irgoli, in Baronìa, Richard Mulas, è morto annegato mentre giocava nella piscina di un hotel a Orosei, nel Nuorese, sulla costa centro orientale della Sardegna. Il fatto è avvenuto intorno a mezzogiorno nell’albergo di via Lungomare dove la madre del bimbo ha un impiego stagionale. Inutili i tentativi di rianimare il piccolo, durati circa un’ora, da parte di personale del 118, intervenuto immediatamente. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Orosei e della compagnia di Siniscola per gli accertamenti insieme al medico legale e al pm.

Da quanto si è appreso, il bambino stava giocando con alcuni amichetti nella piscina quando, per cause ancora da accertare, si è tuffato o è caduto in piscina. Il suo corpo è stato visto risalire a galla ed è stato subito soccorso. Secondo quanto riporta l’Unione sarda nella sua versione online, il piccolo – figlio di papà sardo e mamma ecuadoregna – avrebbe infilato la mano in un bocchettone della piscina, rimanendo poi incastrato. Si sarebbe tuffato in piscina da solo per ecuperare una palla caduta in acqua, non riuscendo più a risalire. La piscina è condivisa dai residence “Gli ulivi” e “Il Rifugio”. È stato un turista ad accorgersi del piccolo, si è tuffato per soccorrerlo ma era già privo di sensi.

PUBBLICITÀ

Tutti i presenti attorno alla piscina hanno aiutato ad estrarre il piccolo dall’acqua. I medici del 118, arrivati sul posto, hanno tentato di rianimarlo per più di un’ora senza successo. Chiamati dai genitori e dai responsabili dell’hotel, i carabinieri sono poi arrivati nell’albergo per avviare gli accertamenti, raccogliere le testimonianze e ricostruire così l’intera vicenda.

A luglio una ragazzina di 13 anni, in vacanza a Sperlonga, era morta annegata in piscina dopo essere stata risucchiata dal bocchettone d’aspirazione sul fondo della vasca. Lo scorso agosto altri due morti ad Asti.

Doveva essere un giorno d’estate all’insegna della festa e del divertimento ed invece per due giovani ragazzi si è trasformato in una indescrivibile tragedia ancora dai contorni oscuri. Marco Lipari aveva 21 anni, Ilaria Abele di poco più giovane. Nonostante questo i due sono stati drammaticamente accomunati dallo stesso terribile destino: lui è morto annegato nella piscina in cui si era tuffato, pur non sapendo nuotare, sperando di riuscire a toccare il fondo. Lei, ha tentato di tutto per salvarlo ma nonostante il ricovero in gravi condizioni non è riuscita a farcela. Si è conclusa così una giornata iniziata nel migliore dei modi, insieme ai figli dei custodi della villa privata in cui era presente la piscina e nella quale erano autorizzati a stare. Quei brevi instanti di divertimento, però, si sono trasformati presto in dramma. Ora il restante gruppo di amici è rimasto letteralmente sotto choc per quanto accaduto e, come riferisce IlCanavese.it, tutti i testimoni saranno presto sentiti dai carabinieri che stanno lavorando al caso nel tentativo di dare una importante mano alla ricostruzione della dinamica. Per loro, però, è ancora troppo presto per iniziare a ricordare e parlare.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Racket per gli Scissionisti a Melito, condannato l’ex comandante Marrone

Si è concluso questa sera il processo di primo grado relativo all’inchiesta sul racket a Melito che vedeva il...

Nella stessa categoria