Gianluca Rocchi, ex arbitro e attualmente designatore arbitrale di Serie A e B, ha parlato del caos della direzione di gara relativa al match Juventus-Bologna, terminata 1-1 e segnata dal clamoroso rigore non assegnato ai rossoblù dopo un evidente fallo in area di rigore dello juventino Iling-Junior sul bolognese Ndoye.
Disastro Juve-Bologna, Rocchi: “Rigore c’era, ma ingiusta la crocifissione a Di Bello, serve rispetto”
Per Rocchi si è trattato di un errore di valutazione per un check superficiale al Var da parte dell’arbitro Marco Di Bello, in campo, e di Fourneau e Nasca al Var. Queste le sue parole: “Ho letto cose che mi hanno fatto male, vedo un atteggiamento nei confronti degli arbitri che non mi piace. Noi sbagliamo, e lo diciamo, ma mettere in croce Di Bello, che è un arbitro internazionale, è assurdo e deleterio. Noi siamo consci di quando commettiamo un errore e siamo dispiaciuti. Vi annuncio che ne faremo altri perché non siamo infallibili, siamo umani. Ma deve passare il messaggio che va rispettata la figura arbitrale. Vorrei che facessimo notizia anche quando facciamo cose belle. Duemila ragazzi che vengono a fare il corso sono una bella notizia, non roviniamola per la decisione sbagliata su un rigore. Hanno fatto un errore in tre, i due Var e l’arbitro, ma non per questo vanno colpevolizzati, ragazzi così non possiamo permetterci di perderli”.
Sulla scia delle parole di Rocchi, il presidente dell’Aia Carlo Pacifici: ”Non abbiamo preso alcuna decisione su Di Bello che ha fatto finora un percorso importante. Ha commesso un errore, ma da qui a parlare di sospensione a tempo indeterminato ce ne corre. Vorremmo che gli errori fossero giudicati allo stesso modo, quelli degli arbitri e quelli del calciatori, ricordiamoci che non siamo andati al Mondiale per due rigori sbagliati, nessuno ha messo in discussione per questo Jorginho”.