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giovedì, Marzo 28, 2024
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Lockdown totale in Campania, inizio e fine: De Luca studia l’ordinanza

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Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca chiede al Governo un lockdown nazionale e specifica che in ogni caso “la Campania si muoverà in questa direzione a brevissimo”. “I dati attuali sul contagio – dice – rendono inefficace ogni tipo di provvedimento parziale. È necessario chiudere tutto, fatte salve le categorie che producono e movimentano beni essenziali (industria, agricoltura, edilizia, agro-alimentare, trasporti). E’ indispensabile bloccare la mobilità tra regioni e intercomunale. Non si vede francamente quale efficacia possano avere in questo contesto misure limitate. In ogni caso la Campania si muoverà in questa direzione a brevissimo”. Sono 2280 i nuovi positivi in Campania, su 15800 tamponi: numero record, mai raggiunto prima. La rilevazione di ieri era di 1.541 casi. Lo rende noto il governatore della Campania, Vincenzo de Luca, in diretta Facebook. La percentuale dei contagi sui tamponi eseguiti sale dal 12.8 al 14.5 per cento.  


“Procederemo nella direzione della chiusura di tutto, per i dati dei contagi che abbiamo non basta l’ordinanza che entra in vigore oggi. Dobbiamo chiudere tutto e dobbiamo decidere oggi, non domani. Siamo ad un passo dalla tragedia”. Così il governatore della Campania. 

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La data precisa sulla chiusura totale non è stata ancora ufficializzata, l’ordinanza potrebbe arrivare ad ore o a giorni. Da oggi dalle 23 andrà in vigore il coprifuoco ma come ha dichiarato De Luca questa ordinanza “già può considerarsi superata”. Ciò ha fatto presagire che addirittura entro oggi o domani potrebbe arrivare il lockdown totale, ipotesi confermata anche dal comuncato in cui ha parlato di decisione in tempi brevissimi.

Lockdown totale in Campania, inizio e fine: De Luca studia l’ordinanza

La situazione dei posti letto in Campania, secondo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, è “pesante”. “La programmazione ci consente ancora di reggere – dice su Facebook – ma con questi numeri non c’è nessun sistema ospedaliero al mondo in grado di reggere l’onda d’urto”. “Oggi reggiamo grazie al sacrificio di migliaia di medici e personale sanitario ma nel giro di pochi giorni rischiamo di avere le terapie intensive intasate”, ha aggiunto. “E’ stupido, da irresponsabili dire che le scuole vanno chiuse per ultimi”. Così il governatore della Campania. “Di fronte ad un aumento di contagi come quello che abbiamo registrato tra docenti e alunni, l’unica risposta che la ragione può dare è quella di evitare che il contagio si diffonda. La priorità non sono gli ideologismi ma bloccare i contagi. Le decisioni non si prendono in astratto ma sulla base dei numeri”, ha aggiunto. Chiama in causa i dati il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, per dimostrare come l’apertura delle scuole, abbia inciso pesantemente sull’aumento dei contagi.

La situazione sulla scuola

E per questo dice: “Con questi dati le scuole non si aprono. Domani si deciderà dopo una valutazione con l’unità di crisi”. Tra prima e dopo l’apertura delle scuole, “nella popolazione generale c’è stato un aumento di 3 volte del contagio, nella fascia tra 0 e 18 anni l’aumento è stato di 9 volte”. “Siamo passati nella fascia 0-5 anni da 88 positivi prima del 24 settembre a 402 positivi a dopo l’apertura – ha spiegato – nella fascia tra 6 ai 10 anni prima 57 contagi, dopo l’apertura 476 contagi, nella fascia 11-14 anni prima 49 contagi, dopo 479 contagi. Nella fascia 15-18, prima dell’apertura 82 contagi e dopo, 558 contagi. Quale genitore degno di questo nome manderebbe i figli a scuola con queste cifre?”.

“Nel Governo ci sono persone perbene, con le quali continueremo a collaborare, ma anche tangheri e sciacalli. C’è anche un improbabile ministro sciacallo”. Così il governatore della Campania, Vincenzo de Luca, su Fb. “Ringrazio il ministro Speranza che collabora e capisce cosa è la Campania, il ministro dell’Interno, il capo della Polizia che hanno corrisposto alla domanda di invio di forze dell’ordine – ha detto – Ieri ho avuto un colloquio cordiale con il ministro Patuanelli sulla metanizzazione del Cilento”. “Mi verrebbe da dire affrontiamo questa situazione da uomini espressione che non si usa più, di sicuro non la userò per un ministro…”, ha aggiunto.

Situazione pesante anche in Lombardia. .

“Purtroppo la linea del contagio è in crescita e ci sono cinquemila positivi in più rispetto a ieri e 350 ricoverati in intensiva e no” lo ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana aggiungendo che in tutto in terapia intensiva ci sono 170 pazienti ricoverati. “Il virus ha ripreso a circolare in maniera violenta – ha aggiunto – a Milano ci sono circa mille nuovi casi.”. “Alcuni sindaci hanno detto che non accettano l’ordinanza limitatamente alla didattica a distanza. Ne ho preso atto e mi assumo personalmente la responsabilità della decisione“: così il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha spiegato dopo la riunione in video conferenza con Anci e sindaci sulla parte del provvedimento anticovid che prevede le lezioni a distanza per le scuole superiori in regione.

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