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lunedì, Maggio 6, 2024
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Omicidio ad Afragola il 31 dicembre, s’indaga nel mondo dello spaccio sull’agguato a Luigi Mocerino

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S’indaga nel mondo dello spaccio di Afragola sull’omicidio di Luigi Mocerino, 37enne nato ad Acerra, ammazzato il 31 dicembre. Quelli di Mocerino è stato il 12esimo omicidio di camorra avvenuto nel 20222 tra Napoli e provincia.  Con precedenti per spaccio di stupefacenti, è stato colpito alla schiena da quattro proiettili mentre tentava di scappare. Non è escluso che volesse tentare di rifugiarsi in un supermercato nei pressi del luogo dell’agguato.  Il 37enne era alla guida della sua Toyota Yaris, si sarebbe accorto di essere seguito da due soggetti in sella a uno scooter. Intuendo di essere in pericolo, Luigi Mocerino ha deciso di abbandonare la sua autovettura e scappare a piedi. Pare che non abbia fatto nemmeno in tempo a scendere dal veicolo, che i killer hanno fatto subito fuoco al suo indirizzo. Quattro i colpi esplosi. Sono andati tutti a segno. Il 37enne è stramazzato al suolo.

Il suo cadavere è stato ritrovato tra la sua Yaris, abbandonata al centro della strada, e un’altra automobile parcheggiata all’esterno del negozio di alimentari. In attesa dell’arrivo del magistrato di turno, i carabinieri di Casoria, allertati per l’agguato, hanno coperto il corpo senza vita di Luigi Mocerino con un lenzuolo bianco.

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Luigi Mocerino, sposato, papà di un bimbo piccolo, aveva un solo precedente per spaccio di droga. I killer, che sicuramente lo avevano seguito, sono entrati in azione in via Mocerino, nei pressi di un negozio di alimentari dove la vittima aveva appena fatto la spesa per il cenone di fine d’anno. Luigi Mocerino, quando è uscito dalla salumeria per raggiungere la sua Yaris lasciata in sosta in doppia fila, ha notato quelle due persone che indossavano caschi integrali e ha capito che era arrivato a fine corsa. L’uomo con un rapido dietro front è scappato a piedi, cercando di distanziare i killer, che invece lo hanno raggiunto dopo pochissimi metri. Gli ultimi della vita di Luigi Mocerino. Uno dei due assassini ha esploso in rapida successione quattro colpi, da distanza più che ravvicinata, che hanno centrato la vittima, fulminandola sul colpo. L’azione di fuoco è durata meno di trenta secondi. E ancora meno hanno impiegato i killer a far perdere le loro tracce.

Gli inquirenti – le indagini sono svolte dai carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna e dai militari della compagnia di Casoria, coordinati dalla Dda – non escludono che l’omicidio di Luigi Mocerino, possa essere collegato proprio al raid intimidatorio contro l’abitazione del boss Ullaro. Ma è solo una delle tante ipotesi sul movente del delitto di San Silvestro, che per la ferocia e la determinazione dei killer ricalca le modalità delle esecuzioni di camorra destinate ai «pezzi da novanta». Tra le altre piste seguite, gli investigatori non escludono nemmeno una faida tra il gruppo Parziale e quello capeggiato da Sasso, in lotta da mesi per assicurarsi il controllo delle piazze di spaccio ad Afragola.

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