“Il nostro obiettivo è costruire nuovi alloggi”. Queste le parole del sindaco Manfredi, per sgomberare la sede universitaria di Scampia che al momento ospita tutte le persone che hanno perso casa a causa del crollo della Vela Celeste.
Tra pericolo e fragilità: La difficile realtà di chi vive a Scampia
“La situazione che riguarda le famiglie che alloggiano nelle Vele è di estrema fragilità e questo rende tutto più complesso”. Così prende ad esprimere il problema il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Con i numeri alla mano il sindaco cerca di stilare un programma risolutivo che possa andare a favore di coloro che ancora abitano nelle vele e di coloro che vari giorni fa hanno subito in prima persona la catastrofe.
E’ proprio da quella tragedia che ha causato 3 vittime, 12 feriti e circa 800 sfollati che parte l’iniziativa del miglioramento. Si parla, al momento, di abbattere tutte le strutture pericolanti, ovviamente, soltanto quando tutti i residenti della zona avranno residenze sostitutive. Ormai non si esclude più nulla, nemmeno l’impegnativo progetto “Restart Scampia”. Occorrerà tempo, però, per queste valutazioni, avvisa il sindaco. Al momento il problema da risolvere con imperativo supporto riguarda la sistemazione degli sfollati. “Sono convinto che l’Università per il 15 agosto sarà liberata dagli sfollati, anche perché il 24 agosto la Facoltà di Medicina tornerà operativa”.
La situazione nelle Vele
La situazione risulta particolarmente delicata se con una lente di ingrandimento si vanno a visualizzare le difficoltà che concernono membri in particolare delle famiglie residenti in quelle zone di Scampia. Emerge infatti che su 1800 residenti nelle tre Vele, abbiamo 800 minori e 200 disabili.
“In ogni nucleo familiare sussistono situazioni di fragilità e questo va sottolineato perché per legge bisogna garantire assistenza, sostegno e ospitalità a tutte queste famiglie“, dichiara il sindaco Manfredi. “Si tratta di un obbligo non solo morale ma anche giuridico”, aggiunge.
Al momento si è in attesa degli aiuti del governo promessi dal ministro della Protezione civile, Nello Musumeci. Intanto è aperto uno sportello per raccogliere le richieste del contributo sociale che il comune di Napoli ha stanziato in favore delle famiglie che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni. Tale sportello è disponibile al piano terra della sede centrale dell’ottava Municipalità al civico 15 di largo della cittadinanza attiva a Scampia, dalle ore 10.00 alle 18.00, anche nella giornata di sabato. L’importo del contributo mensile è determinato secondo i parametri fissati dal decreto legge 91/2024. L’importo che sarà dispensato terrà anche conto della presenza di persone di età superiore a 65 anni o con disabilità. Chi ne avrà, poi, particolare bisogno potrà, sempre sulla base di accorte valutazioni, alloggiare presso una struttura alberghiera disponibile.