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giovedì, Aprile 25, 2024
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Manovra finanziaria, confermata l’ecotassa sulle auto ma c’è una limitazione

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“Totale accordo” tra il premier Giuseppe Conte e i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini sui numeri e i contenuti della proposta da mandare a Bruxelles, ieri sera al vertice a Palazzo Chigi sulla manovra. Lo si apprende da fonti di governo e della Lega.

Ecotassa solo per le auto di lusso Tra i dossier più delicati la cosiddetta ecotassa, con la netta opposizione della Lega. Accordo dunque trovato nel vertice. Il bonus malus si applicherà soltanto per i suv e le auto extra lusso. Previsti bonus fino a 6mila euro per auto elettriche e ibride. In sostanza l’ecotassa non si applicherà sulle utilitarie, ma solo su auto con emissioni con 20 punti in più rispetto alla norma originaria. Sono state inoltre aumentate le colonnine per la ricarica elettrica.  Accordo anche su riduzione tariffe Inail per 600 milioni.

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Ecotassa, il balletto continua. E ora si fa largo l’ipotesi del compromesso. Il balzello, secondo l’accordo trovato domenica sera al vertice di Governo sulla manovra e sulle coperture taglia-deficit, sarebbe indirizzato ad “auto di lusso e SUV”. Categorie non bene individuabili, perché i criteri non sono stati ancora comunicati e quindi dovrebbero essere tutti da stabilire.

Stando ad agenzie che si rifanno a fonti governative l’ecotassa sarebbe applicata a vetture con  “emissioni di almeno 20 punti superiori alla norma originaria”. Nel caso, in attesa di ulteriori chiarimenti, sarebbero oltre i 110 g/km di CO2 e quindi riguarderebbero molti più modelli rispetto ai fantomatici “sport utility ed extra-lusso”.

Resta invece il programma del Bonus fino a 6.000 euro per chi acquista vetture a bassissime emissioni, quindi quasi esclusivamente auto elettriche o ibride. Previsto anche un potenziamento delle colonnine di ricarica per batterie su tutto il territorio nazionale.

Sarebbe questa la soluzione raggiunta dopo giorni di tensioni, innescate dall’emendamento approvato alla Camera a cui è seguita la chiusura della Lega, con Salvini che ieri aveva escluso l’aggravio.

Ecotassa

– L’evoluzione rispetto alla scorsa settimana è netta, anche se non ancora chiara. In principio il “Bonus Malus” era stato concepito per le auto acquistate tra l’1 gennaio 2019 e il 31 dicembre 2021 sulla base della emissioni di anidride carbonica (CO2). Il “Malus” partiva da livelli di 110 g/km di CO2 in su, con un balzello su nove gradini, da un minimo di 150 euro a un massimo di 3.000 euro.  Ad esempio una Panda 1.2 benzina, l’auto delle famiglie, la più venduta d’Italia omologata con 125 g/km di emissioni di CO2, avrebbe pagato una tassa supplementare di 300 euro.

Era anche il “Bonus”  con lo stanziamento di incentivi per auto ibride ed elettriche (o comunque a basse emissioni) in tre fasce. Da 0 a 20 g/km di emissioni di CO2 con 6.000 euro. Da 20 a 70 g/km di CO2 con 3.000 euro. Da 70 a 90 g/km di CO2con 1.500 euro. Questo è rimasto.

Giovedì scorso il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio a margine dell’audizione in commissione di Vigilanza Rai aveva ufficializzato il parziale dietrofront. “Ci sono contatti costanti tra il ministero. E tutti i soggetti interessati e mi pare che si stia andando verso una soluzione che garantirà il bonus per le auto elettriche fino a 6.000 euro. E allo stesso tempo consentirà di non tassare l’auto delle famiglie. Sono dunque in corso interlocuzioni incoraggianti“. Il dialogo prosegue. Bisognerà ora capire quali saranno i veri criteri, prima di poter dare un giudizio definitivo sulla misura.

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