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giovedì, Aprile 25, 2024
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Il portiere della Mano de Dios “non perdona” Maradona: «Ma è stato il più grande di tutti»

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Il portiere della Mano de Dios Shilton “non perdona” Maradona: «Non si è mai scusato, ma è stato il più grande».

“Aveva grandezza ma non sportività”. Peter Shilton, portiere dell’Inghilterra ai Mondiali ’86, non ha mai perdonato la Mano de Dios, il gol segnato da Maradona con la mano nei quarti di finale di quella Coppa.

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Il portiere della Mano de Dios Shilton “non perdona” Maradona: «Non si è mai scusato, ma è stato il più grande»

In un’intervista al Daily Mail, Shilton ammette che Maradona è stato “il più grande giocatore che abbia mai affrontato. Ma quello che non mi piace è che non si è mai scusato”, ha detto.

“Non ha mai ammesso di aver barato e ha detto che gli sarebbe piaciuto scusarsi”. La mia vita “è stata a lungo legata a quella di Diego Maradona, e non nel modo in cui avrei voluto”. “Ma sono rattristato nell’apprendere della sua morte in così giovane età”, aggiunge. “È stato senza dubbio il più grande giocatore che abbia mai affrontato e il mio pensiero va alla sua famiglia”. L’ex portiere conclude: “In sincerità spero che non rovini l’eredità di Maradona”. (ANSA-AFP).

Dalla ‘Mano de Dios’ al trionfo in finale, quando Maradona vinse da solo il Mondiale con l’Argentina

Sarà impossibile dimenticare quello che Maradona ha regalato non solo al popolo partenopeo, a cui ha regalato gioie ed emozioni che nessun’altro ha saputo donare. Ma soprattutto dalla sua prima patria, l’Argentina, con cui ha vinto il Mondiale del 1986 ed ha disputato anche la finale di Italia ’90.

In quei momenti, così come tanti altri, si notava l’essenza di Diego Armando Maradona: i gol memorabili, la ‘Mano de Dios’ contro Shilton in Argentina Inghilterra e ancora al gol segnato pochi minuti dopo, quando scartò sei o sette giocatori inglesi prima di ‘condannare’ l’estremo difensore Shilton. Passati i quarti con gli inglesi, toccò al Belgio, per poi arrivare ad affrontare in finale la Germania. Si gioca allo stadio Azteca, in Messico, davanti a circa 115000 spettatori. L’Argentina passa avanti 2 volte, ma viene rimontata 2-2 dai tedeschi. Diego ha deciso che è arrivato il momento di vincerla la partita, ma non può farlo direttamente perché è letteralmente braccato. Entra in scena la sua infinita classe, ancora oggi mai più vista, che gli permette di trovare un tocco delizioso per Burruchaga, il quale aveva accennato pochi instanti prima uno scatto. Argentina 3 Germania 2 non è altro che la consacrazione dell’Argentina e del numero 10 più forte di tutti i tempi.

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