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Marano, nuova sede per il 118: sorgerà nei locali di via Borsellino

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Il Comune di Marano ha consegnato all’Asl Napoli 2 nord i locali di via Borsellino dove sorgerà la nuova sede del 118. Un servizio che rischiava di sparire sul nostro territorio, ma che grazie al lavoro dell’Amministrazione resterà a disposizione di Marano e dei Comuni limitrofi.

Dove sorgerà la nuova sede del 118?

L’amministrazione comunale ha messo a disposizione il centro Trovamici, da anni abbandonato a se stesso. Un risultato fortemente voluto dall’amministrazione Morra. “Manteniamo sul territorio un servizio fondamentale per i cittadini. La struttura aveva bisogno di esigenti lavori di ristrutturazione di cui il comune non aveva fondi a disposizione. Motivo per cui i costi dei lavori saranno presi in carico dall’Asl“, sottolinea il sindaco di Marano Matteo Morra. Alle dichiarazioni del sindaco Morra si aggiungono anche quelle del consigliere comunale Davide Luccio, presente durante la consegna delle chiavi, dichiarando: “Ennesima vittoria ed ennesimo traguardo raggiunto dalla nostra amministrazione comunale“.

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Il centro Trovamici, storia di un simbolo maranese

Simbolo di Marano, la struttura fu voluta fortemente dall’amministrazione Bertini verso la fine degli anni ’90, ed ebbe il suo massimo splendore agli inizi del 2000. Veniva portato avanti da un comitato di autogestione ed era frequentato da circa 200 persone che giocavano a carte, a tombola e ballavano. Per i locali comunali di via Borsellino, la bolletta dell’acqua e dell’energia elettrica è a carico del Comune, mentre i frequentatori si autotassano per pagare la pulizia del locale. Insomma un luogo di aggregazione che con il passare del tempo ha smesso di svolgere la sua funzione.  Fino a qualche anno fa erano presenti due centri Trovamici. Il più importante  era allocato in alcuni locali di via Isonzo, presi in fitto dal Comune.

Da centro di aggregazione a sede del 118

In passato, il Comune bandì una gara per recintare e attrezzare i terreni comunali, destinandoli a orti sociali con un sistema di rotazione tra gli assegnatari. Tuttavia, l’amministrazione Liccardo modificò l’approccio. Decise di concedere in comodato d’uso alla Parrocchia di San Castrese un appezzamento di 7.500 metri quadrati situato in via Padreterno, accanto alla Casa della Gioia, un centro giovanile legato alla stessa parrocchia. La decisione sollevò polemiche. Nel marzo 2015, la questione arrivò in Consiglio comunale. L’opposizione propose e fece approvare un emendamento decisivo: la parrocchia potrà utilizzare il terreno solo dopo che l’amministrazione avrà individuato un’altra area comunale da destinare agli orti sociali. L’emendamento tutelava così il principio originario del progetto. Evitando che una singola realtà potesse sottrarre uno spazio nato per essere condiviso e ruotato tra i cittadini. La vicenda resta emblematica del confronto tra interessi sociali e istituzionali.

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