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martedì, Giugno 24, 2025
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Guidava il clan con la moglie e litigava con il figlio, il profilo del boss Esposito

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Massimiliano Esposito era l’ultimo latitante di famiglia dopo lo scorso 17 settembre quando la polizia aveva condotto il blitz contro la mala di Bagnoli. Invece ieri sera il boss latitante è stato individuato in un albergo a Qualiano dove il 53enne si era temporaneo rifugiato.

La guida del clan insieme alla moglie

Esposito aveva al suo fianco Maria Matilde Nappi con la quale guidava il clan flegreo. Lei non sarebbe stata solo la moglie del capo, ma vertice del clan nel quale storicamente la collocano tutti i collaboratori di giustizia e in particolare Aboumouslim Yuseff si sarebbe deciso a parlare con i magistrati proprio in ragione dei suoi contrasti con Nappi.

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Infatti la Lady Camorra lo avrebbe messo da parte, nonostante l’ambizione del giovane affiliato che si presentava come nipote di ‘o scugnato, impedendogli maggiore spazio. Negli interrogatori il pentito ha anche parlato della determinazione della donna nel mantenere il potere, della capacità di reggere il clan da sola, durante la detenzione del marito, e della difesa del suo territorio, grazie agli accordi con l‘Alleanza di Secondigliano,  contrapponendosi ad Alessandro Gianelli, boss di Cavalleggeri d’Aosta. 

I rapporti tesi con il figlio Junior

Di tutt’altra pasta il rapporto teso che Esposito avrebbe avuto con il figlio Giuseppe Junior. Come risulta dalle intercettazioni sarebbe emerso un conflitto in cui il boss si sarebbe lamentato del giovane, colpevole, a suo dire, di alcune intemperanze che avrebbero messo in seria difficoltà il clan.

In una prima conversazione intercettata Esposito senior ha parlato con la cognata perché preoccupato per le conseguenze di un controllo subito del figlio: “Hai capito cosa dico io? Che poi Junior si mette al volante… lo fermano…prende un fermo e gli sequestrano la macchina a questo” e poi continua “lui deve essere responsabile delle sue azioni. Junior può anche prendere i mezzi. come li ho presi io da qua… io ho presi i treni ed i taxi. treni e pullman. Hai capito come è. Junior non ha più quindici anni, ora ha diciannove anni, deve incominciare a zappare… non può fare il ricottaro tutti i giorni” .

 

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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