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domenica, Giugno 16, 2024
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Maxi operazione contro la pedofilia, 28 arresti: blitz anche a Napoli e Caserta

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In una recente azione, la Polizia Postale ha arrestato 28 persone e altre 28 sono state denunciate in 38 province italiane, per il possesso di ingenti quantità di materiale pedopornografico. Coordinata dalla Procura della Repubblica di Venezia attraverso il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (Cncpo), l’operazione ha coinvolto circa 200 agenti della Polizia Postale ed è stata eseguita attraverso 51 decreti di perquisizione.

Napoli e Caserta, tra le province coinvolte. Le città hanno visto l’applicazione di 19 misure cautelari. Dalle indagini è emerso che i coinvolti avessero un’età compresa tra i 16 e i 73 anni.

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Gli agenti hanno condotto l’indagine per oltre sei mesi, durante i quali, sotto copertura su una piattaforma di messaggistica, hanno monitorato circa 130 spazi virtuali.

Questi spazi ospitavano utenti di tutto il mondo coinvolti nello scambio di migliaia di foto e video di abusi su minori.

Il probelma della pedopornografia

Gli agenti sotto copertura hanno ottenuto 59 decreti di perquisizione, sia personali che informatici, contro utenti italiani all’interno della comunità internazionale di pedofili. L’operazione si è estesa oltre i confini nazionali. Il Cncpo che ha segnalato centinaia di utenti stranieri ai rispettivi paesi attraverso canali di cooperazione internazionale di polizia.

La fase di perquisizione e sequestro ha portato alla confisca di numerosi dispositivi elettronici contenenti decine di migliaia di file pedopornografici. Questi materiali saranno sottoposti a ulteriori analisi per identificare eventuali altri sospetti coinvolti in queste attività riprovevoli. Oltre Napoli e Caserta gli arresti hanno interessato varie città: Bergamo, Milano, Pisa, Rimini, Bologna, Cagliari, Ferrara, Pavia, Perugia, Roma, Sondrio, Venezia, Pesaro, Ravenna, Torino, Varese, Cremona, Messina, Palermo e Savona.

La gravità della situazione allarma la popolazione e le dell’ordine delle diverse province, che si impegnano a combattere lo sfruttamento minorile. Mentre si sviluppano le procedure legali, resta cruciale affrontare le cause profonde e potenziare la cooperazione internazionale per eradicare crimini così riprovevoli contro i minori.

 

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