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sabato, Maggio 4, 2024
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“Troppe armi a Napoli, soprattutto tra i giovani”, l’allarme del prefetto di Napoli

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Il Prefetto di Napoli Michele di Bari rilascia un’intervista: “Serve un patto educativo che accompagni la formazione dei giovani”.

L’intervista

«Una stretta sulla diffusione delle armi e percorsi dedicati ai giovani per far riscoprire loro determinati valori». Questa è la strategia che il prefetto Michele di Bari intende seguire per contrastare la violenza nelle strade. Ma una cosa di Bari sottolinea con orgoglio: «Napoli, al di là degli allarmi, mostra una grande capacità di reazione. Lo dice la sua storia, una storia fatta di tante difficoltà ma di una popolazione che ha mostrato nei secoli di avere la schiena dritta».

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Prefetto però la popolazione è terrorizzata dai raid armati in strada come al corso Lucci.
«All’indomani degli eventi però i responsabili sono stati presi. Qui lavorano valenti magistrati, valenti investigatori con forze di polizia presenti sul territorio». Ma poi torna in mente la tragedia di Giovanbattista Cutolo, il musicista ucciso in piazza Municipio…

Cosa farete contro le “stese” che terrorizzano la popolazione?

«Le stese sono una caratteristica per molti versi unica di Napoli ma è un evento figlio di una popolazione giovanissima che ha smarrito determinati valori. I futili motivi o il bieco divertimento ne sono una conseguenza naturale. Appena arrivato ho parlato di una stretta sulle armi perché sono fenomeni legati. Da qui tutta una serie di attività che stiamo svolgendo per bloccare la diffusione di armi. Un patto educativo che accompagni i giovani e la stretta sulle armi sono tra le migliori risposte. La sicurezza passa anche da un percorso di educazione che prende a cuore le giovani generazioni».

Non è necessario aumentare anche i presidi:

«Abbiamo verificato alcune situazioni anche statisticamente dove ci sono determinate aggregazioni e credo che quelle zone vadano ben seguite e ben vigilate. Sono sollecitato poi a una serie di iniziative che la società civile manifesta al prefetto: come di far propria una piazza, di abitarla, di creare una osmosi sociali. Sono fattori importanti a cui dare risposte concrete».

Il sindaco dice che c’è un problema del controllo notturno.

«I sindaci di Roma, Milano e Napoli sono stati recentemente convocati dal ministro dell’Interno Piantedosi proprio per adottare misure per migliorare il controllo del territorio. È stato ipotizzato un nuovo modello avanzato che favorirà anche questa risposta. E si sta dando grande attenzione agli ospedali e alla stazione dove la vigilanza sarà allargata a tutto il contesto circostante. Aggiungo che qui c’è una professionalità alta di tutti ma anche una attenzione al bene della città».

 

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