«Forniremo al questore di Milano la visione informativa dei flussi, il resto dipende anche dalla buona volontà delle tifoserie. Lavoriamo per non vivere mai più un altro 26 dicembre». A dichiararlo alla Gazzetta dello Sport è il Questore di Napoli, Antonio De Jesu. Il riferimento, manco a dirlo, è agli scontri di Santo Stefano a circa 2 chilometri da San Siro, dove si sarebbe giocata Inter-Napoli. Negli scontri perse la vita un ultras del Varese, Dede Belardinelli, schierato con gli interisti contro gli ultras partenopei in transito. Un mese dopo, le indagini sono ancora in corso e il numero di arresti – soprattutto nella curva interista – è cresciuto considerevolmente. Un mese dopo, però, è tempo di tornare a San Siro, per il Napoli e i suoi tifosi. Per due volte in pochi giorni, tra l’altro: domani sera è previsto iMilan-Napoli per il saturday night live di Serie A mentre martedì (29 gennaio) si rigiocherà – sempre contro il Milan – in Coppa Italia.
Milan-Napoli, tra i sospetti di trappole e banchi di prova
Il settore ospiti di San Siro, sia per la sfida di campionato che per quella di Coppa Italia, era stato chiuso senza troppi tentennamenti. Considerevole il rischio di nuovi scontri che, a parte quelli dello scorso 26 dicembre, per la verità, non si verificavano da molti anni (tra locali e napoletani, nda). La chiusura del settore ospiti rappresenta, ovviamente, una dichiarata resa delle istituzione che dovrebbero occuparsi della gestione dell’ordine pubblico. Ma non solo. Rappresenta una perentoria limitazione alla libertà di movimento. E, si badi bene, non per il rischio di scontri: per l’incapacità (gli scontri di Santo Stefano…) o la rinuncia a prescindere alla gestione dell’ordine pubblico, appunto. C’è una novità, però. O meglio, uno sforzo. Il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini – probabilmente alla ricerca di consensi – ci ha messo la faccia, annunciando l’apertura immediata del settore ospiti. In meno di sue giorni, sono stati acquistati quasi 7mila tagliandi per Milan-Napoli. Sono previsti, da Napoli, oltre 500 ultras. La Gazzetta dello Sport suggerisce una voce non ufficiale: la carovana sarà seguita dalla Digos di Napoli, fino allo stadio San Siro.
