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martedì, Dicembre 3, 2024
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“Sparte con mia suocera”, il boss Marsicano inviò i soldi della ‘settimana’ alla moglie

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L’origine dei guadagni del clan sarebbe stata ben chiara anche alle mogli dei boss di Pianura. Da una parte c’erano Giuseppina Esposito, moglie di Emanuele Marsicano, e dall’altra Brigida Arillo, consorte di Carlo Esposito e suocera di Marsicano. La 25enne, conosciuta nell’ambiente con il soprannome ‘a chicca, è finita agli arresti domiciliari insieme alla 42enne, moglie di Carlo Esposito conosciuta come ‘a signora, nell’ultimo blitz che ha inferto un duro colpo al clan Esposito-Marsicano. 

Secondo l’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli le due donne avrebbero ricevuto la cosiddetta settimana, cioè i soldi frutto delle attività illecite condotte dai loro coniugi detenuti. Entrambe sarebbero state a conoscenza della provenienza illecita dei soldi della “settimana” che avrebbero ricevuto durante la detenzione dei mariti. Inoltre Esposito e Arillo si sarebbero attivate affinché le loro aspettative non siano state deluse, mostrando un costante interesse nel ricevere i soldi delle estorsioni e dello “scarico” della droga.

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“Ce li mandi a mia moglie”

Il 6 dicembre del 2022 Marsicano è stato intercettato al telefono con Antonio Gaetano, ras ucciso nel marzo del 2023. Il giovane boss avrebbe deciso la suddivisione dei soldi di un’estorsione da 7mila euro: 5mila sarebbero stati consegnati alla moglie che avrebbe dovuto dividerli con Arillo, mentre gli altri 2mila sarebbero stati dati a Gaetano e ad un’altra persona. Dunque il capoclan avrebbe dato un chiaro ordine al suo sottoposto: “Così 5 ce li mandi a mia moglie e se li sparte lei con mia suocera e 2 te li prendi tu e iss…Così tenete 1000 e 1000 per uno”.

Arresti contro il clan Esposito-Marsicano

Nei giorni scorsi Polizia di Stato eseguiva ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Napoli, su richiesta dei Pubblici Ministeri della Dda di Napoli, nei confronti di 15 soggetti, di cui 13 destinatari di custodia cautelare in carcere e due degli arresti domiciliari. Gli arrestati sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, detenzione e porto di armi da fuoco, estorsione, utilizzo illecito di apparati telefonici in stato di detenzione e spaccio di droga.

 

 

 

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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