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Muore risucchiato dal motore dell’aereo, così si è tolto la vita Andrea Russo

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Aveva 35 anni, si chiamava Andrea Russo e abitava a Calcinate, in provincia di Bergamo, l’uomo che ieri mattina intorno alle 10 è morto risucchiato dal motore di un aereo Volotea che stava rullando sulla pista di Orio al Serio.

Il giovane, che in passato aveva avuto qualche problema di droga, ha raggiunto l’area antistante lo scalo bergamasco al volante della sua Fiat 500 rossa, l’ha lasciata in mezzo al parcheggio, si è diretto verso gli arrivi e, pare passando da una porta che dà direttamente sulla pista, sia corso verso il velivolo, buttandosi nel motore. Invano i poliziotti in servizio allo scalo hanno cercato di bloccarlo.

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La polizia scientifica ha perquisito il suo veicolo alla presenza del sostituto procuratore Letizia Aloisio “Stiamo investigando sui suoi eventuali rapporti con l’aeroporto o il mondo degli aereiha spiegato il procuratore di Bergamo Maurizio Romanelli -. Nell’auto con la quale è arrivato in aeroporto, ingombra di ogni tipo di materiale, non abbiamo trovato niente che possa dare qualche tipo di spiegazione”.

Chi era Andrea Russo

Andrea Russo non aveva avuto una vita semplice. Nato il 28 gennaio 1990 a Calcinate, Andrea era cresciuto in un contesto conosciuto e familiare: sua madre lavorava come ostetrica nell’ospedale del paese, ed era una figura nota in zona. Aveva un fratello e, come molti giovani, ha attraversato periodi difficili. In particolare, ha lottato contro la tossicodipendenza, trascorrendo anche del tempo in comunità di recupero.

Negli ultimi anni, però, sembrava aver ritrovato un equilibrio. Chi lo conosce lo descrive come una persona gentile, che stava cercando con impegno di ricostruirsi una vita. Aveva trovato qualche lavoretto nel campo della manutenzione e si era trasferito a Mornico al Serio, dove viveva con un parente in una casa appartenente al fratello.

Resta il dolore e lo sgomento per un gesto così estremo. Nessuno, al momento, riesce a spiegarsi cosa possa averlo spinto a scegliere una fine tanto drammatica.

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