La storia della rivalità tra Napoli e Cagliari inizia nel 1993, ma ha profonde radici culturali. Napoletani e Sardi sono popoli con tanto in comune, ma nel calcio le cose spesso vanno diversamente. I social del Cagliari oggi riaccendono una rivalità tra le polemiche di entrambe le tifoserie.
I social infiammano la rivalità Napoli-Cagliari
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Il clima pre-partita è molto caldo sui social. L’account ufficiale di Instagram del Cagliari ha pubblicato i volantini del match diffusi in città, e uno in particolare ha fatto discutere. “Non una partita qualunque“, riporta il volantino, riaccendendo una rivalità tra tifosi del Napoli e del Cagliari nata negli anni ’90. Polemiche da entrambe le parti: per i napoletani è una rivalità a senso unico, per i sardi c’è ben altro di più importante a cui pensare e proprio il supporto dei tifosi non manca, a differenza dei risultati sul campo.
Napoletani e sardi: due popoli rivali ma con tanto in comune
Una rivalità particolarmente sentita da alcuni tifosi del Cagliari. Di certo meno da quelli del Napoli, specialmente dal baratro del fallimento in poi e dallo stabilirsi dei partenopei sui livelli attuali. Napoletani e sardi però, avrebbero tanto in comune. Il Cagliari, unica squadra dell’isola ai massimi livelli in Italia, rappresenta in tutto e per tutto l’identità del popolo sardo (basti vedere lo stemma con i 4 mori, simbolo della Sardegna), e così i suoi tifosi. Una storia sotto alcuni aspetti comune, spesso e volentieri dominate dagli stessi re e regine e con affinità nella lingua e nella cultura, con le sentite influenze spagnole. Un sentimento nei confonti del resto della penisola generalmente condiviso, nonostante la Sardegna non ami collocarsi geograficamente a Nord, Centro o Sud. Tutti i sardi sanno però quanto le partite con il Napoli siano le più sentite dell’intera stagione e vengano vissute con ardore e livore guerresco.
Le origini della rivalità tra Napoli e Cagliari: Fonseca e la partita con il Piacenza
Un tentativo di riaccendere la fiamma, quello del social cagliaritano. Fiamma nata quando all’ombra del Vesuvio giocava Daniel Fonseca, arrivato a Napoli dopo due stagioni da protagonista a Cagliari. Il trasferimento però non fu mai accettato dai sardi, che lo vedevano come un traditore. Alla prima in Sardegna da avversario, espulsione per Fonseca. Una bordata di fischi lo accompagnò negli spogliatoi. All’attaccante uruguagio non deve essere piaciuta l’accoglienza dei sardi, tanto che qualche sfida dopo, 1993, ben pensò di fare una doppietta ed esultare sotto la Curva Nord sarda con il gesto dell’ombrello.
Dopo i fatti del 1993, arriviamo al 1997. Napoli e Roma salve, si sfidano allo spareggio salvezza, caso vuole proprio all’ex San Paolo, Cagliari e Piacenza. I piacentini erano guidati in panchina da Bortolo Mutti, promesso sposo al Napoli, e i tifosi azzurri mostrarono supporto al proprio prossimo allenatore presentandosi allo stadio a tifare Piacenza. Da lì, i rapporti tra Napoli e Cagliari non si sono mai più sanati. “Questa gara per me contava più di ogni altra cosa. In campo davamo l’impossibile”, ha detto Daniele Conti, bandiera del Cagliari, sulle gare col Napoli.
