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domenica, Giugno 23, 2024
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Napoli-Liverpool, il Maradona da brividi: l’urlo “The Champions” sfonda i 113 decibel

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Un Napoli brillante, veloce e intenso travolge il Liverpool al Maradona: 4-1 con doppietta di Zielinski e gol di Anguissa e Simeone; per il Liverpool gol della bandiera di Luis Diaz. Lo spettacolo però non l’hanno regalato solo i giocatori in campo, ma anche gli oltre 50mila del Maradona che non hanno fatto mancare il loro supporto alla squadra. Un vero e proprio 12esimo uomo, a partire già… dall’inno.

Al momento del “The Champions”, l’urlo dell’impianto di Fuorigrotta ha fatto registrare 113 decibel, più di un martello pneumatico (110 decibel). Enorme anche il boato registrato al 5° minuto di gioco. Nel momento del goal realizzato da Zielinski infatti, l’esultanza ha generato 112 decibel. Come si legge su fanpage.it invece, al momento del rigore sbagliato da Osimhen al 16° minuto, il tifo ha fatto raggiungere quota 200 decibel.

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Notte magica al Maradona, il Napoli schianta il Liverpool

Serata di forti emozioni al ‘Maradona’, con una straordinaria vittoria del Napoli che schianta (4-1) il Liverpool e comincia nel migliore dei modi il girone di Champions League. La partita è dominata dagli azzurri e gli inglesi nel confronto con i padroni di casa fanno una pessima figura. Il Liverpool è confuso, inebetito e di fronte allo strapotere fisico e tattico degli azzurri non riesce mai ad entrare nel vivo della gara. Il primo tempo si conclude 3-0 per il Napoli che peraltro sbaglia anche un calcio di rigore, calciato da Osimhen sul risultato di 1-0 per gli azzurri e parato da Alisson.

La squadra di Spalletti è nettamente superiore agli avversari in ogni fase di gioco e in tutte le zona del campo. Il 4-3-3 di Klopp, di fronte al Napoli schierato con il 4-2-3-1, dà l’immagine di una squadra sfilacciata in cui non c’è gioco corale e ognuno sembra andare avanti per proprio conto. Dall’altra parte c’è invece un Napoli super organizzato, con alcuni giocatori in una condizione fisica straordinaria. E’ il caso di Anguissa che riesce a trovarsi sempre al centro delle azioni della sua squadra e al tempo stesso tampona e pressa gli avversari davanti alla propria area di rigore.

Il Napoli fruisce di un rigore dopo appena 5′ per un fallo di mano in area di Milner che devia una conclusione di Zielinski. E’ lo stesso polacco a trasformare mandando in vantaggio la sua squadra. Al 18′ gli azzurri potrebbero raddoppiare. Van Dijk atterra Osimhen lanciato verso la porta. L’arbitro non vede il fallo ma richiamato dal Var, rivede l’azione e concede il rigore che però Osimhen tira male, facendosi respingere la conclusione da Alisson. Ci si aspetterebbe a questo punto la reazione degli inglesi che però esercitano solo uno sterile predominio di gioco, chiudendo il Napoli nella propria metà campo ed esponendosi ai micidiali contropiedi della squadra di Spalletti.

Il raddoppio viene sfiorato da Kvaratskhelia (Van Dijk respinge sulla linea di porta) e arriva al 31′ con Anguissa che scambia in area di rigore con Zielinski, si presenta davanti ad Alisson e insacca con un diagonale rasoterra. Anche in questo caso non c’è reazione da parte del Liverpool. Al 41′ Osimhen deve uscire per infortunio ed entra Simeone. L’argentino, al debutto in Champions, va in gol al 44′. Kvaratskhelia dà spettacolo sulla sinistra, supera prima Alexander-Arnold e poi Gomez, poi piazza la palla davanti alla porta dove l’attaccante argentino deve solo spingerla in fondo alla rete.

La ripresa è cominciata da poco più di un minuto quando il Napoli trova il quarto gol. Simeone serve in area Zielinski il cui tiro viene respinto da Alisson, ma il polacco ribatte il pallone in rete. Al 3′ però è il Liverpool a trovare la via del gol con un rasoterra dalla distanza di Luis Diaz, su un’azione che parte da un errore in uscita di Di Lorenzo. Gli inglesi sentono odore di riscossa e si gettano all’offensiva per tentare di recuperare il risultato. Il Napoli si difende con ordine e raramente gli attaccanti di Klopp riescono a procurarsi buone opportunità.

I due allenatori tentano di dare una scossa alle rispettive squadre con una serie di sostituzioni che però non modificano l’impostazione della gara. Il Liverpool pressa e il Napoli contiene e gioca di rimessa. La stanchezza rende la partita meno spettacolare e più confusa e si esauriscono anche le emozioni.

Al Napoli non rimane che festeggiare la straordinaria vittoria e i primi tre punti conquistati nel girone di Champions. Per Klopp, invece, continua la ‘maledizione’ dello stadio napoletano, dove ha sempre perso, anche quando guidava il Borussia.

 

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