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venerdì, Maggio 3, 2024
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Nascondevano la cocaina nei ceri votivi, scoperto traffico dal Sudamerica

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Nascondevano la cocaina nei ceri votivi, scoperto traffico internazionale. Martedì scorso in una operazione di polizia internazionale tra il Sud America e la Brianza, la Squadra Mobile della Questura di Monza e della Brianza, sotto il coordinamento della Direzione Centrale Anticrimine ed in collaborazione con il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga ha interrotto un fiorente traffico di pasta di cocaina proveniente dal Perù ed occultata all’interno di ceri religiosi, destinata a Cesano Maderno.

Poi lo stupefacente veniva raffinato e destinato a rifornire le piazze dello spaccio di cocaina della Lombardia. I poliziotti al momento dell’irruzione hanno bloccato tre persone, di cui due italiane ed una peruviana, per traffico internazionale di sostanze stupefacenti e detenzione di armi clandestine da sparo con matricola abrasa.

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TRAFFICO DI SUDAMERICA

Le attività investigative sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Milano e dalla Procura della Repubblica di Monza. Dalle indagini svolte dalla Polizia di Stato è emerso come due cittadini italiani, di 42 e 52 anni gravati da precedenti di polizia, ed un cittadino peruviano 39 anni, da poco giunto in Italia, tutti dimoranti a Cesano Maderno (MB) avevano organizzato un fiorente traffico di droga dal Sudamerica ordinando diversi chilogrammi di pasta di cocaina, simulando un normale acquisto di ceri votivi all’interno dei quali veniva occultata.

Accertata la internazionalità del traffico di stupefacenti, il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato (SCO) e la Direzione Centrale dei Servizi Antidroga (DCSA) con la collaborazione della polizia peruviana riscontravano come a Lima fosse operativa una organizzazione criminale che inviava in Italia sostanza stupefacente tipo cocaina occultata in oggettistica di artigianato locale e religiosa e talvolta in prodotti commestibili non deperibili.

La cooperazione investigativa consentiva così di individuare nello scorso mese di aprile la spedizione dal Perù di un pacco contenente 14 ceri religiosi in 8 dei quali erano stati occultati oltre 8 chilogrammi di pasta di cocaina destinati ad un italiano 42enne residente a Cesano Maderno in provincia di Monza e Brianza.

DAL PERU’ ALL’ITALIA

Individuata la partita di cocaina pronta per essere spedita, le Autorità peruviane d’intesa con gli organi investigativi della Polizia di Stato S.C.O. e D.C.S.A. procedevano alla consegna controllata internazionale con ritardato sequestro della sostanza stupefacente, al fine di poter individuare la rete dei destinatari in Brianza ed allargare le indagini ad un contesto più ampio.

Il Procuratore di Lima pertanto raggiungeva la Questura di Monza dove consegnava agli investigatori della Squadra Mobile i ceri votivi contenenti gli otto chilogrammi di pasta di coca, che venivano previa campionatura analizzati dai laboratori del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica di Milano che davano esito positivo.

LA PASTA DI COCAINA

Venivano pertanto avviate attività investigative da parte della Squadra Mobile della Questura di Monza e Brianza che consentivano di individuare altre due persone coinvolte nel fiorente traffico, un italiano 52enne ed un cittadino peruviano 39enne entrambi dimoranti a Cesano Maderno. Dal contesto emergeva come i tre fossero in attesa della partita di stupefacente ed il peruviano esperto in chimica fosse giunto dal Sudamerica al fine di procedere, con prodotti specifici, a raffinare la pasta di cocaina per ricavarne lo stupefacente finito.

Nel pomeriggio di martedì 16 maggio è così scattata la parte conclusiva dell’operazione con la consegna controllata del pacco contenente i ceri votivi con lo stupefacente, con un poliziotto sotto copertura che indossando gli abiti del fattorino alle ore 16 ha suonato al campanello dell’abitazione di Cesano Maderno, dove i due italiani lo facevano accomodare ricevendo il plico internazionale, ed in quel frangente una ventina di agenti della Squadra Mobile e dello SCO facevano irruzione nella casa arrestando in flagranza di reato i due uomini. Nel contempo veniva bloccato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto il cittadino peruviano.

TROVATA ANCHE UNA PISTOLA

Nel corso delle perquisizioni domiciliari veniva rinvenuta una pistola semiautomatica modello Gloke clandestina in quanto con matricola abrasa e completa di caricatore con 12 cartucce cal. 9 x 21 mm. Nel prosieguo della perquisizione venivano rinvenuti e sequestrati alcuni bidoni e taniche di solventi necessari a raffinare e cristallizzare la pasta di cocaina.

Al termine delle operazioni i tre sono stati ristretti presso la casa circondariale di Monza –San Quirico a disposizione della Procura della Repubblica di Monza. All’esito del blitz si procedeva ad informare le Autorità peruviane degli arresti in Italia e nella medesima giornata di martedì 16 maggio i poliziotti peruviani hanno tratto in arresto lo spedizioniere della partita di cocaina giunta in Brianza.

COLPO DA 200MILA EURO

Una volta completato il ciclo di raffinazione della droga, se immessa sul mercato, avrebbe fruttato all’ingrosso circa 200mila euro. L’ingente sequestro effettuato ha permesso di togliere dal mercato decine di migliaia di dosi di stupefacenti destinate alle piazze di spaccio delle province lombarde. La polizia sta indagando anche sulla storia criminale della pistola per verificare se questa sia stata utilizzata in azioni criminose e si stanno sviluppando ulteriori accertamenti investigativi finalizzati ad individuare eventuali precedenti spedizioni di stupefacenti e ricostruire la filiera dei dettaglianti sul territorio brianzolo.

 

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