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giovedì, Aprile 25, 2024
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Aumento dei contagi covid, possibili restrizioni a dicembre: Natale in bilico

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Allerta a Natale dopo l’aumento dei contagi, possibili restrizioni a dicembre.  Ricoveri e terapie intensive sono al momento sotto controllo, nonostante, l’aumento dei contagi. Intanto le terze dosi del vaccino Covid hanno quasi raggiunto quota 3 milioni. “Sarà un Natale libero”, rassicura il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, pensando alle festività ‘in rosso’ dello scorso anno. Sulla stessa linea Luigi Di Maio che si dice “preoccupato” per l’andamento del virus. Il ministro degli Esteri sottolinea l’impegno del Governo: “faremo tutto quello che serve per lasciare aperto il Paese”.

E a dare fiducia all’Esecutivo è anche il buon andamento del weekend di manifestazioni ‘no green pass’, svoltesi senza tensioni con l’esordio delle nuove regole sulla concessione delle piazze varate con la direttiva del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.

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RAFFORAMENTO DELLE MISURE

Tra gli scienziati c’è il dibattito sul rafforzamento delle misure. L’immunologo Guido Rasi, consulente del commissario Francesco Figliuolo, si è detto favorevole all’adozione di misure più drastiche, come l’obbligatorietà del vaccino e l’esclusione della possibilità di ottenere il green pass attraverso il tampone: “così un 30% di positivi sfugge”, avverte. Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza propone di togliere il certificato verde a chi rifiuta la dose booster.

SI ATTENDE L’INIZIO DI DICEMBRE

Il Governo, per ora, frena. Una valutazione sulla possibilità di introdurre interventi restrittivi si farà all’inizio di dicembre, con in mano i dati aggiornati su curva dei contagi ed andamento dei ricoveri. La scommessa è accelerare sulle terze dosi per arginare l’avanzata della quarta ondata che in altri Paesi europei sta facendo molti più danni inducendo l’Austria, ad esempio, a disporre da domani il lockdown per i non vaccinati. In Italia la situazione appare sotto controllo. Terapie intensive e ricoveri ordinari sono lontani dalle soglie di allarme. Ma anche qui la diffusione del Covid è in espansione.

In serata le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza, nella trasmissione ‘Che tempo che fa’ di Rai 3: “In Italia stanno crescendo i contagi ed è necessario alzare il livelli di attenzione”. “L’86,75% degli italiani è vaccinata con la prima dose e l’84,12% con ciclo completo – ha detto il ministro – la vera differenza la fanno le vaccinazioni”. “Manteniamo le regole esistenti, soprattutto quelle sui viaggi internazionali, ma dobbiamo monitorare con attenzione il quadro epidemiologico.

“La scelta dell’Italia in questo momento è quella di accelerare sui richiami al vaccino anti Covid-19”, ha detto ancora il ministro della Salute. Poi ancora: ‘Senza dubbio chi non si vaccina non aiuta se stesso, né gli altri né il Paese, ma chi non si vaccina e si ammala va curato. “La sanità italiana e’ universale e in Italia chi sta male viene curato e per me questo e’ un principio non negoziabile”.

OBBLIGO DI MASCHERINA E GREEN PASS

“La mascherina è sempre obbligatoria al chiuso e lo è anche all’aperto quando non è possibile rispettare la distanza di un metro”, ha ribadito Speranza. “La mia fortissima raccomandazione, soprattutto in questa fase di recrudescenza del virus, è di usare la mascherina il più possibile perchè è uno strumento davvero essenziale per ridurre la possibilità di essere contagiati”.

“Il green pass era l’unico strumento che avevamo per non fermare di nuovo l’economia”, secondo il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Siamo all’86% di italiani che hanno avuto almeno una dose, gli altri Paesi europei stanno più indietro e per questo ora stanno introducendo misure drastiche”, ha aggiunto dicendosi “preoccupato per i contagi in vista del Natale”. “Noi faremo tutto quello che serve per lasciare aperto il Paese”, ha detto ancora Di Maio. “Se la comunità scientifica mi dice che dobbiamo farci la terza dose, noi lo facciamo, siamo pronti”, ha sottolineato il ministro.

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