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Neonata rapita a Cosenza, cosa è successo quando gli agenti sono entrati in casa della coppia

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Spuntano fuori nuovi particolari delle ore immediatamente successive al rapimento della neonata a Cosenza. Rosa Vespa, 51enne del posto e suo marito Aqua Moses, 43 enne di origini senegalesi, avevano organizzato il tutto nei minimi dettagli, almeno secondo quanto emerso all’indomani del ritrovamento della piccola Sofia.

La donna, laureata in architettura con l’ossessione di diventare madre, aveva messo in scena uan finta gravidanza per nove mesi, convincendo parenti a amici che hanno inondato il suo profilo facebook di commenti d’auguri all’indomani della fantomatica nascita di un bambino, annunciata dalla 51 enne con tanto di post: “Dopo tanta attesa il nostro miracolo è arrivato” ed in basso una foto ritraente una mano di un adulto che stringeva quella di un neonato.

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Il piano è però entrato nel vivo soltanto intorno alle 18.30 di martedì 21 gennaio, quando Vespa è entrata in una clinica della città dove aveva da poco partorito una giovane donna. Con il volto parzialmente coperto da una mascherina chirurgica, si è finta infermiera e si è fatta consegnare la piccola dalla legittima madre. Uscita dalla stanza, ha adagiato la neonata nell’ovetto e l’ha portata via con la complicità del marito.

Non prima però di battibeccare con Aqua Moses sul sesso del nascituro. La coppia per mesi aveva, infatti, detto di aspettare un bambino ed aveva già addobbato d’azzurro la propria casa con tanto di fiocco all’esterno dell’appartamento. Nonostante ciò, però, i due non hanno desistito ed hanno portato via la malcapitata.

Le immediate indagini della polizia sono riuscite però in tempi record ad individuare gli autori del rapimento anche grazie alle telecamere di videosorveglianza posizionate all’interno della clinica e nelle zone adiacenti. Grazie alle immagini, i poliziotti sono riusciti ad individuare ed identificare i responsabili.

Quando gli agenti sono entrati in casa, Aqua Moses ha finto di non sapere che la gravidanza della moglie fosse fasulla e di credere realmente di essere diventato papà. La moglie, invece, ha indicato immediatamente dove si trovasse la bambina, chiudendosi poi in silenzio.

La piccola è stata consegnata tra le braccia del commissario Sole che l’ha tenuta stretta al petto prima di affidarla al personale medico che ne ha verificato immediatamente le condizioni. Al termine degli accertamenti, i genitori della piccola Sofia hanno potuta riabbracciarla, ponendo fine ad un incubo che ha tenuto con il fiato sospeso un’intera città.

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