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venerdì, Marzo 29, 2024
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Neve anche in Campania, imbiancato il cratere del Vesuvio: gelo in arrivo a Capodanno

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Ondata di maltempo sull’Italia: sulla Penisola una perturbazione porta freddo e neve al Nord. Disagi soprattutto nel Settentrione. Due i feriti – una a Milano e uno a Roma – e una vittima: un vigile del fuoco di Sassaro rimasto folgorato mentre riparava un cavo elettrico.

Stamattina Milano si è risvegliata sotto la neve. Come da previsioni, una sottile coltre bianca ha ricoperto il capoluogo lombardo. Molte le chiamate ai vigili del fuoco, intervenuti per diversi alberi caduti e per qualche auto finita fuori strada.  Una donna è rimasta ferita a causa del crollo di un palo che l’ha travolta per strada: poco prima delle 9, a seguito di una caduta di un albero che ha colpito le linee aeree dei tram, uno dei ‘pali reggifilo’ che le sostengono è caduto a terra. Dalle prime informazioni del 118 la donna ha riportato un trauma cranico, ma sarebbe cosciente e non in pericolo di vita.

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Capodanno sotto la neve al Nord

Il 2020 si chiuderà comunque col maltempo in tutta Italia. Una nuova perturbazione è in arrivo dalla Francia e porta nuovi fenomeni dalla sera a partire dalle regioni di nordovest con neve fino in pianura. Come segnala il Centro Meteo Italiano, nei prossimi giorni perturbazioni e freddo coinvolgono tutta la Penisola.

Si preparano così alla neve città come Torino, Piacenza, Milano, Bergamo e Brescia, ma fiocchi non sono esclusi in molte altre località della Pianura Padana anche orientale. Neve abbondante sulle Alpi in particolare su quelle orientali. Tra martedì e mercoledì il vasto vortice posizionato sull’Europa centrale porterà ancora correnti occidentali sulla nostra Penisola con piogge sparse e ancora neve a bassa quota. Non sarà da meno l’ultimo giorno dell’anno con precipitazioni soprattutto sui settori occidentali della Penisola. Notte di capodanno che potrebbe vedere un nuovo e più organizzato peggioramento meteo con ancora neve in pianura al Nord.

Il 26 dicembre 2020 arriva la neve in molte zone della Campania. Quella più spettacolare è sul Vesuvio. Il vulcano di Napoli nella notte è stato in parte imbiancato dai primi fiocchi di neve che sono caduti sulle sommità della Campania durante la notte. “Pandorizzata” la sommità del cratere. Stessa situazione sul Monte Tuoro (.1424 mt, in Irpinia) sul Terminio (sempre massiccio dei Picentini, 1.806 metri, zona Irpinia) sulla sommità del Montevergine (1.263 metri sul livello del mare). Neve sul Monte Faito (circa 1.100 metri sui monti Lattari, zona penisola Sorrentina). In generale tutte le città che si trovano attorno al vulcano si sono svegliate con la pioggia e con un deciso calo delle temperature, proprio mentre la sommità del cratere si presentava in parte imbiancata. In Campania è in vigore fino a stasera l’allerta meteo di colore giallo.

 

MARTEDÌ’Nuova perturbazione in transito; piogge e temporali in Campania, con fenomeni in trasferimento verso Calabria tirrenica e Sicilia settentrionale nel corso della tarda serata/notte. Temperature in temporaneo rialzo per venti di Libeccio sulla Sicilia e la Calabria ionica. Mari mossi o molto mossi.

Nubi, piogge, neve in montagna e temperature tipicamente invernali insisteranno anche negli ultimi giorni del 2020 per effetto di ripetuti impulsi di aria fredda dal Nord Europa. Lunedì una nuova perturbazione investirà rapidamente la Campania, apportando nuovi temporali; maltempo in estensione alla Calabria, specie al suo versante tirrenico, e a gran parte della Sicilia nella giornata di mercoledì. Dopo le raffiche tempestose da Scirocco sulla Sicilia tirrenica lunedì, sono da segnalare venti freddi dai quadranti occidentali a metà settimana, che manterranno le temperature su valori tipicamente invernali.

MERCOLEDÌ’: insiste il maltempo sulle nostre regioni meridionali, con piogge e temporali su gran parte dei settori; i maggiori fenomeni tenderanno a concentrarsi sulla Campania, specie sul comparto occidentale della regione, sulla Calabria tirrenica e su Agrigentino e Sicilia settentrionale; neve sui rilievi appenninici oltre i 1000 m di quota. Venti moderati o forti di Ponente. Temperature in sensibile calo. Mari molto mossi.

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