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domenica, Maggio 5, 2024
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Niente scorta per il comandante Chiariello, scoppia la polemica ad Arzano

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Il comandante Biagio Chiariello, della polizia municipale di Arzano, non sarà più protetto dalla scorta. E’ questa la decisione della Prefettura, letto l’esito del comitato interforze. Chiariello si è distinto in questi anni per le sue denunce contro camorra e malaffare, all’ombra dei palazzoni della 167 di Arzano. Una svolta destinata a far discutere, in uno spaccato cittadino ricco di iniziative costruttive e di talenti, ma che resta alle prese con problemi atavici.

Il ragionamento alla base del provvedimento adottato in sede di comitato per l’ordine pubblico e per la sicurezza risulta essere abbastanza chiaro. Ci sono stati arresti e condanne di soggetti legati ai Monfregolo, ala criminale che si è contrapposta ai Cristiano. Questo basta – nell’ottica del Comitato – a rendere meno attuale il rischio di una vendetta da parte di soggetti in odore di camorra. Fatto sta che dal 12 aprile non è passata inosservata la mancanza di tutele in favore del comandante dei caschi bianchi. Che – è doveroso sottolinearlo – continua a condurre la propria azione di controllo e di indagine contro ogni forma di illegalità.

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Le attività del comandante Biagio Chiariello

Tredici mesi fa un provvedimento di urgenza, di fronte alle minacce di morte che erano state indirizzate al capo dei vigili urbani, lo mise sotto scorta. In sintesi, Chiariello era indicato come un ‘nemico di Arzano’. Sulla scorta della decisione di dare corso a un censimento capillare degli alloggi all’interno della 167 e della platea di abitanti. Uno screening che ha dato corso a una serie di iniziative concrete, fondate su un principio semplice ed efficace nel suo insieme. Chi ha occupato un alloggio in modo violento (ovviamente da abusivo) viene segnalato all’autorità giudiziaria. Così perde uno dei requisiti decisivi per accedere al reddito di cittadinanza, ma anche per esercitare il diritto di voto. Come a dire: niente sussidio di povertà per chi occupa abusivamente, niente reddito, niente esercizio del voto. Che, in un contesto come quello alle porte di Napoli, diventa spesso materia di scambio.

E non è tutto. In questi mesi, il comandante Chiariello ha portato a termine iniziative su più livelli. Ha dato fastidio a tanti “irregolari”. Come per l’abbattimento abusivo arredato in stile gomorra, fatto realizzare da un parente del boss Cristiano; come quando il comandante Chiariello ha annullato la processione della Madonna dell’Arco, che veniva portata in trionfo senza alcun permesso di natura amministrativa. Stessa determinazione nel multare Giosuè Belgiorno, padre di un 12enne ripreso in un video mentre era alla guida di un’auto lanciata a tutta velocità ad Arzano, per il quale è stata formalizzata una multa, con tanto di segnalazione al Tribunale dei Minori.

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