Il duplice omicidio
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Secondo quanto emerso dai processi avviati grazie alle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, Caterino e De Falco, mentre erano in auto in via dei Romani a Santa Maria Capua Vetere furono bloccati da un’Alfa con a bordo Enrico Martinelli che permise ai killer, che erano in una seconda auto e su due moto, di fare fuoco con pistole e fucili. Le vittime vennero crivellate con almeno 50 colpi di arma da fuoco di diversi calibri.
Caterino morì sul colpo, il nipote qualche ora dopo un ospedale. Il delitto fu deciso dagli allora vertici del clan, Zagaria, Iovine e Cicciariello, che volevano punire Caterino per aver creato un gruppo autonomo iniziando a gestire il traffico di droga e il racket delle estorsioni a Santa Maria Capua Vetere, zona sotto il controllo di Cicciariello.