PUBBLICITÀ
HomeCronaca"Non parlare napoletano". Lucia colpita con un pugno sul viso in un...

“Non parlare napoletano”. Lucia colpita con un pugno sul viso in un supermercato di Firenze

PUBBLICITÀ

Lucia ha denunciato di essere stata aggredita a Firenze con un pugno solo perché parlava al telefono in napoletano. L’episodio, anticipato Dai Colli Fiorentini e pubblicato su FirenzeToday.it si sarebbe verificato mentre la quarantaduenne stava parlando in dialetto con la sorella nell’area pedonale di piazza Cairoli.

La donna aveva da poco raggiunto lo spazio dedicato ai carrelli del vicino supermercato quando un uomo le si è avvicinato e le avrebbe urlato: “Tornatene al tuo paese”. Lucia, spiazzata, avrebbe risposto con un sorriso. Domandando se si riferisse a lei. Alla risposta affermativa la 42enne gli ha ribadito: “Ma sono a casa mia!”. Una frase che, però, non avrebbe convinto il quarantaseienne: “No, qua tu sei ospite”. E poi le avrebbe sferrato un pugno al volto. Poi, come se niente fosse, sarebbe entrato nel supermercato per fare la spesa.

PUBBLICITÀ

La donna, però, non si sarebbe fatta intimidire, e lo avrebbe rincorso riprendendolo con il cellulare. “Sono entrata nel supermercato, lui era a fare la spesa indisturbato. Stava comprando alcune birre e delle caramelle. E mi ripeteva: non riprendermi”. “Poi è arrivato il personale del supermercato, che è stato molto gentile perché mi ha soccorso visto che avevo la faccia ricoperta di sangue. Mi hanno subito fornito del ghiaccio, hanno chiamato i carabinieri e un’ambulanza – spiega Lucia – Non posso dire lo stesso degli altri clienti, rimasti indifferenti. C’era addirittura chi faceva dei video”.

Lucia è conosciuta in paese perché da quasi otto anni lavora alla segreteria dell’ambulatorio medico di Pontassieve e, in tutto questo tempo, ammette lei stessa: “Non era mai accaduto niente. Quando ho portato i video ai carabinieri mi hanno detto che era uscito da Sollicciano da circa una ventina di giorni per un episodio analogo – continua –. Tempo fa aveva aggredito un anziano ed era finito in coma. Invece una ragazza che lavorava in un bar della zona è stata costretta a licenziarsi perché lui la minacciava. La speranza è che, alla prossima vittima, non succeda niente di grave. Ho due figlie e ho paura che accada qualcosa anche a loro”.

Lucia ha riportato alcune ferite. “Ho una frattura al naso, vari punti e forse dovrò essere operata. Oggi, dopo una visita, avrò l’esito del possibile intervento”. Dopo l’aggressione Lucia era stata trasportata all’ospedale di Ponte a Niccheri in codice rosa, quello per le aggressioni contro le donne. All’ospedale ha ricevuto anche supporto psicologico: “Ho paura a uscire, adesso esco solo accompagnata dai miei familiari. Ho il terrore di tornare in strada e incontrarlo nuovamente. Al momento ho un po’ di vertigini e alcuni sbandamenti, mi hanno detto che è tutto regolare ma resta la paura”

PUBBLICITÀ
Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiano Il Roma
PUBBLICITÀ