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sabato, Aprile 20, 2024
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Omicidio del ras legato al clan Nuvoletta, inizia il processo per gli aggressori

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È iniziato il processo ai presunti assassini di Antonino Di Dato, napoletano di 45 anni, picchiato a morte nell’hall di un hotel di Rimini. L’uomo morì dopo nove giorni di agonia il 12 novembre del 2021. Imputati davanti la Corte d’Assise, Bruno Francesco Cacchiullo, 54 anni difeso dagli avvocati Anna Salvatore e Luca Donelli, Costantino Lomonaco, 37 anni difeso dagli avvocati Francesco Pisciotti e Roberto Brancaleoni e Ivan Dumbobic, croato 44enne difeso dall’avvocato Antonio Pelusi. Ancora latitante il quarto della spedizione punitiva, il bosniaco Azim Samardzic, difeso dall’avvocato Stefano Caroli, per il quale è stata fissata l’udienza preliminare il prossimo 4 maggio.

Ras dei Romaniello massacrato di botte, il gip convalida i 3 fermi

Nel novembre del 2021 il gip Vinicio Cantarini del Tribunale di Rimini convalidò il fermo disposto dal sostituto procuratore Paolo Gengarelli per tre dei quattro uomini accusati dell’omicidio di Antonino Di Dato. Il 45enne di Napoli morto a causa delle ferite riportate in un violento pestaggio il 3 novembre scorso nella hall di un hotel di Rimini.

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Si tratta di Bruno Francesco Cacchiullo, 53 anni di Taranto, Costantino Lomonaco, 35 anni di Messina e Ivan Dumbovic di 42 che secondo le indagini della Squadra Mobile di Rimini, con un altro complice, un cittadino bosniaco tuttora ricercato, la sera del 3 novembre ridussero in fin di vita Di Dato.

L’uomo morì dopo 9 giorni di coma all’Ospedale Bufalini di Cesena. I tre che sono stati interrogati in carcere a Rimini dal gip hanno spiegato e raccontato la loro versione dei fatti. L’accusa nei loro confronti è di omicidio volontario, il raid punitivo sarebbe scattato per un debito di 7.500 euro.

IL PASSATO DI ANTONIO DI DATO

Di Dato era, secondo gli investigatori, legato al gruppo guidato da Massimiliano Romaniello legato al clan Nuvoletta e sospettato di una lunga serie di reati associativi tra cui truffa, riciclaggio, estorsione e bancarotta fraudolenta.

 

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