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martedì, Maggio 21, 2024
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Omicidio della cognata, parla Marchionni: “Marina appartiene alla massoneria”

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Andrea Marchionni, l’uomo che ha ucciso sua cognata Marina Luzi e madre di una bambina di due anni, ha confessato ai carabinieri il suo orribile gesto motivandolo con tesi deliranti.

I deliri di Andrea Marchionni

Subito dopo l’arresto Marchionni ha spiegato ai carabinieri le motivazioni deliranti del suo tremendo gesto. Il 47enne ha ucciso sua cognata martedì scorso nella villetta bifamiliare di Fossombrone, dove la donna viveva con suo marito mentre l’assassino risedeva in un altro appartamento.

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Le motivazioni dell’uomo associate al suo tremendo gesto non fanno che peggiorare le cose. Discorsi deliranti, che si basano su complottismi e massoneria. “Ho puntato alla testa per non farla soffrire” dice ai carabinieri Marchionni. Continua poi con un discorso del tutto delirante: “Marina appartiene alla massoneria ed è, non lei sola, la causa del peggioramento delle mie condizioni fisiche… Loro, che si sono vaccinati contro il Covid, hanno contribuito ad aumentare i miei malesseri fisici Da due anni mi perseguitano, e sono stanco. I motivi del mio gesto li trovate nel mio pc e in una chiavetta Usb“.

La lettera dopo l’omicidio di Marina Luzi 

Le parole di Marchionni sull’omicidio di Marina Luzi sono riportate nella convalida dell’arresto da parte della gip di Pesaro, Francesca D’Orazio, riportati dalle edizioni locali de Il Resto del Carlino e del Corriere Adriatico.  La giudice ha disposto il carcere per il 47enne considerato ancora socialmente pericoloso e per il rischio di reiterazione del reato. Secondo la gip Marchionni: “lucidamente approfittato del fatto che Marina fosse sola“.

La situazione psicologica e legale di Marchionni peggiora anche a seguito della lettera lasciata in casa subito dopo l’omicidio. “La massoneria è coinvolta nella vicenda Covid e che il vaccino contiene sostanze dannose per la salute, dispositivi elettronici talmente piccoli da non essere visti ad occhio nudo e che Marina Luzi insieme ad altre persone hanno operato per contagiarmi e procurarmi danni fisici con questi dispositivi che sono a tutti gli effetti armi biologiche“.

Secondo la gip, quindi, l’uomo ha agito con “Assoluta freddezza nel compiere un gesto così efferato e la totale incapacità dimostrata dall’indagato di controllare pulsioni e istinti legati alla volontà di tutelarsi da presunte persecuzioni, anche a costo di sacrificare la vita di una giovane donna“.

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