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venerdì, Aprile 26, 2024
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Omicidio di Ciro Caiafa, l’ipotesi dello ‘sgarro’ dietro il delitto di Capodanno

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Potrebbe aver pagato con la vita uno ‘sgarro’ Ciro Caiafa, il 40enne padre di Luigi (morto a sua volta in seguito ad un tentativo di rapina) ucciso nella sua abitazione di via Sedil Capuano nel quartiere San Lorenzo (leggi qui l’articolo). L’uomo è poi morto presso l’ospedale Vecchio Pellegrini in seguito alle ferite riportate. Secondo la prima ricostruzione effettuata dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e della Compagnia Napoli Stella Caiafa nella notte tra il 30 e il 31 dicembre era nel suo terraneo a farsi fare un tatuaggio (leggi l’articolo) quando, poco dopo mezzanotte, un sicario sarebbe penetrato all’interno esplodendo almeno tre colpi mortali al suo indirizzo e ferendo lievemente il 28enne che era in sua compagnia e che stava colorando il disegno sulla sua pelle. Quel basso con all’esterno il murales dedicato al figlio Luigi si è così trasformato per l’uomo in una trappola mortale. Ai carabinieri Gennaro De Martino, il tatuatore 28enne, non ha saputo fornire al momento elementi utili alle indagini limitandosi a raccontare di aver udito solo gli spari e di essersi ritrovato in terra con una ferita al fianco sinistro.

Le ipotesi investigative sull’omicidio di Ciro Caiafa

Al momento non vi sarebbe un’unica pista anche perchè in queste ore si sta cercando di ricostruire quanto avvenuto nel basso di via Sedil Capuano e in particolare se vi fossero altre persone presenti al momento dell’irruzione del o dei killer. Nelle ultime ore sono emerse alcune indiscrezioni secondo cui Caiafa potrebbe aver pagato con la vita uno sgarro negli ambienti malavitosi, ipotesi che viene attentamente valutata dagli investigatori che sembrano indirizzare le indagini sia in direzione di Forcella e del centro storico dove Caiafa risiedeva e dove al momento sono in atto nuovi mutamenti degli assetti malavitosi che interessano soprattutto lo spaccio di droga. L’altra ‘direttrice’ calda porta ai Quartieri spagnoli, zona originaria di Caiafa. L’uomo in passato era infatti vicino ai Terracciano-Mazzanti della zona delle Chianche (leggi l’articolo precedente). Un trascorso che adesso potrebbe ritornare prepotentemente sulla scena e forse spiegare il movente del suo omicidio. La situazione resta in piena evoluzione e non è escluso che nei prossimi giorni vi possano essere sorprese a livello investigativo.

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