Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Luigi Mango e Gianluca Annunziata, i due ex ras dei Lo Russo detenuti presso il carcere di Secondigliano e destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’omicidio di Vincenzo Priore, il giovane di Secondigliano ucciso dopo una lite in discoteca tra appartenenti a diverse fazioni, i Licciardi e i Lo Russo. Il particolare della lite è descritto con minuzia di particolari nel provvedimento: quella sera nella discoteca Remake di Sant’Antimo ragazzi appartenenti alla famiglia Licciardi stavano festeggiando a dei tavoli posti al piano inferiore della discoteca. Al piano superiore c’erano altri ragazzi, legati ai Lo Russo di Miano, e ad un certo punto i mianesi avrebbero iniziato a lanciare champagne di sotto provocando la reazione dei primi. Ne nacque una colluttazione poi sfociata in rissa all’esterno del locale. Non finì là perchè quelli di Miano vollero vendicarsi andando a sparare addirittura nella Masseria Cardone, ‘roccaforte’ dei Licciardi.
Quell’episodio, su cui è calata una cappa di omertà, è stato ricostruito negli anni grazie alle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia come Antonio Accurso che ha rivelato:«Ho saputo che era un bravo ragazzo e che è stato ucciso da ‘uno di Miano’ ma non per una questione di camorra ma per una lite scoppiata in discoteca. Ho saputo anche che c’è stata una mediazione tra i clan nel senso che non c’è stata la risposta a questo omicidio da parte della Masseria Cardone benchè in quella discoteca ci fosse anche…..Ci fu solo un po’ di tensione visto che un ragazzo di Miano era andato a sparare nella Masseria Cardone ed era probabile che i Licciardi reagissero dati i precedenti contrasti con i Lo Russo. Queste notizie le ho apprese parlando con mio fratello, con Carlo Matuozzo e con mio suocero che abita alla Masseria Cardone. So che dopo ci fu una sparatoria in un centro estetico della Masseria Cardone».