Il quadro clinico di Papa Francesco sembra essere più complesso del previsto. Il Pontefice, ricoverato da tre giorni al Policlinico “Gemelli” di Roma, è affetto da infezione polimicrobica alle vie respiratorie, ragion per cui si è reso necessario un cambio di terapia.
A renderlo noto, il Vaticano attraverso una nota stampa, in cui si legge: “I risultati degli accertamenti effettuati nei giorni scorsi e nella giornata odierna hanno dimostrato una infezione polimicrobica delle vie respiratorie che ha determinato una ulteriore modifica della terapia”. Lo riferisce il Vaticano aggiornando sulle condizioni di salute del Papa al Gemelli. “Tutti gli accertamenti effettuati sino ad oggi sono indicativi di un quadro clinico complesso che richiederà una degenza ospedaliera adeguata”.
Papa Francesco ricoverato da tre giorni al “Gemelli”, le condizioni del Santo Padre
Papa Francesco sembra aver comunque trascorso una notte tranquilla, e stamattina ha regolarmente consumato la colazione. Sta continuando il suo lavoro anche dalla stanza d’ospedale, nominando infatti vescovo della Diocesi di Grajaú, in Brasile, il reverendo Giuseppe Luigi Spiga, del Clero dell’Arcidiocesi metropolitana di Cagliari, missionario ‘fidei donum‘ nella Diocesi di Viana, finora vicario generale della stessa Diocesi e rettore del Seminario Maggiore São Bonifácio.
Ma non solo. Venerdì e sabato Bergoglio ha chiamato la parrocchia di Gaza: “Il Papa ci ha chiamati venerdì e sabato, era di buon umore, la voce un po’ affaticata, ma ha voluto sapere come stiamo. Un collaboratore gli ha passato il telefono e ha potuto parlare con noi. Ieri invece ha riposato e sapevamo che non avrebbe telefonato”, ha spiegato a Tgcom24 uno dei responsabili della parrocchia Sacra Famiglia di Gaza, comunità cattolica presente nella Striscia.
Il Papa in questi mesi ha chiamato tutti i giorni il parroco padre Gabriel Romanelli e il vice parroco, padre Yusuf Asad, per manifestare la sua vicinanza in questo momento cosi difficile per la popolazione.