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“Patenti in 7 giorni a 1500 euro”, autoscuola denunciata da Borrelli

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Denunciata una presunta compravendita illegale di patenti di guida diffusa nei canali social network e nelle piattaforme di messaggistica. Questa pratica illegale prometterebbe il rilascio di licenze di guida per ogni categoria (dalla A alla C e D) in tempi rapidissimi e senza sostenere alcun esame teorico o pratico.

Le indagini e le segnalazioni pervenute evidenziano l’esistenza di profili e pagine su Instagram e TikTok che pubblicizzano apertamente il servizio, con un approccio sempre più strutturato e professionale nell’illusione di legalità.

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Le promesse di patenti in 7 giorni

I messaggi intercettati mostrano offerte per ottenere la patente in “meno di 7 giorni” con la rassicurazione che è sufficiente “saper guidare e rispettare il codice della strada” per il rilascio immediato del documento. Il prezzo per una licenza, come la Patente C, può arrivare a 1500€, con un pagamento anticipato, come una “quota di registrazione” di 500€, e saldo alla consegna. 

Patenti facili, la denuncia di Borrelli

A evidenziare la gravità del fenomeno è il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che ha ricevuto una segnalazione dettagliata che conferma la diffusione di queste attività illecite online da un’autoscuola con sede a Milano.

“La facilità con cui criminali senza scrupoli riescono a pubblicizzare sui social network la vendita di documenti fondamentali per la sicurezza stradale, come la patente di guida, è inaccettabile. Chi acquista una patente senza aver superato gli esami non solo commette un reato, ma dimostra di non possedere le minime competenze necessarie per mettersi alla guida di un veicolo, in particolare mezzi pesanti (Cat. C) o per trasporto persone (Cat. D), diventando un pericolo pubblico in movimento.”

Senza teoria e senza pratica, la patente è carta straccia e, peggio, una minaccia per la collettività. Chiediamo che le Forze dell’Ordine e la Polizia Postale intensifichino i controlli per individuare e chiudere immediatamente questi profili social e i canali di comunicazione utilizzati (WhatsApp, Telegram, ecc.), risalendo ai responsabili di questa ignobile truffa e pratica criminale. È fondamentale intervenire con fermezza per tutelare i cittadini onesti e la sicurezza delle nostre strade.

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