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venerdì, Aprile 26, 2024
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Scoperti 65mila clienti del ‘pezzotto’ Sky e Dazn, abbonamenti pagati 10 euro

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Scoperti 65mila clienti del ‘pezzotto’ Sky e Dazn, abbonamenti pagati 10 euro. Da stamattina la Guardia di Finanza di Venezia sta eseguendo il decreto di sequestro
preventivo, emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Teramo, di un sito internet utilizzato per la visione illegale di TV a pagamento. Sequestrate 11 carte Postepay su disposizione dalla Procura di Teramo per il reato di illecita diffusione di servizi televisivi criptati tramite internet.

Dunque in 32 province italiane sono in corso le perquisizioni nei confronti di 71 persone coinvolte nel traffico e di 2 ricevitorie. In quest’ultime effettuate le ricariche delle carte di pagamento, anch’esse delegate dalla Procura teramana.

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Le indagini sono state avviate all’inizio del 2019 dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Venezia che, a seguito del monitoraggio del web, ha individuato un sito internet che, previa registrazione e contestuale versamento di una somma di denaro su apposite carte Postepay, consentiva a utenti privati di fruire indebitamente di abbonamenti alle principali TV e piattaforme a pagamento (SKY, DAZN, MEDIASET, INFINITY, SPOTIFY) per la visione di circa 50.000 contenuti di intrattenimento multimediale di vario tipo (cinema, eventi sportivi, serie TV ed altro).

SISTEMA DEL ‘PEZZOTTO’ SU TRE LIVELLI

Le investigazioni accertavano che nel sistema di frode sono coinvolti tre livelli:
̶ il primo, costituito da 22 persone, che dopo aver decriptato il segnale illecitamente
acquisito dalle principali piattaforme televisive a pagamento, lo hanno diffuso nella rete
mediante apposito sito internet;
̶ il secondo, costituito da 48 rivenditori, incaricati di ritrasmettere in modalità streaming i
contenuti multimediali alla platea di clienti;
̶ il terzo, costituito da oltre 65.000 clienti finali del ‘pezzotto’, che hanno visionato in chiaro tutti i contenuti multimediali dei canali televisivi a pagamento illecitamente offerti, dopo essersi registrati al sito e versato 10 euro al mese su apposite carte Postepay segnalate dall’organizzazione direttamente sull’account del cliente.

LE INDAGINI

Le indagini sul cosiddetto ‘pezzotto’ rilevavano che le carte di pagamento erano gestite da 11 soggetti, i quali almeno una volta al mese provvedevano alla loro sostituzione per rendere più difficoltosa l’individuazione del titolare.

L’ammontare complessivo delle somme accreditate dai clienti sulle carte di pagamento è stato quantificato in 1 milione di euro all’anno. Somma che è stata, a più riprese, trasferita su un conto corrente lituano e su rapporti bancari in Italia intestati ai gestori delle carte Postepay.

Gli interventi svolti in collaborazione con numerosi reparti della Guardia di Finanza e con la collaborazione tecnica della SIAE e la FAPAV. Infine oscurato il sito internet, allocato presso un provider di Milano, impedendone l’ulteriore utilizzo.

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