Lo scorso 12 ottobre Roberto Tarallo è stato aggredito sui Gradini Torrione San Martino per uno stemma antifascista cucito sul giubbino. Secondo Il Corriere del Mezzogiorno domenica prossima si svolgerà un sit-in alle ore 11 in via Luca Giordano per denunciare l’episodio accaduto al musicista e insegnante.
L’intenzione è porre la questione ai due parlamentari Ilaria Cucchi e Dario Carotenuto che prepareranno un’interrogazione. Sul caso indaga la Digos dopo che Tarallo ha presentato denuncia la mattina del giorno dopo. Gli aggressori potrebbero essere stati identificati attraverso una telecamera sulla strada: si tratterebbe di due napoletani e un romano, tutti militanti di estrema destra.
IL RACCONTO DI TARALLO
“A metà della prima rampa sono arrivate alle nostre spalle due persone. Una mi ha dato un pesante schiaffo alla nuca, che mi ha fatto cadere. L’altra teneva fermo il mio amico – prosegue Tarallo in merito alla sua aggressione avvenuta al Vomero – Sono sopraggiunti altri due uomini. Uno aiutava quello che bloccava il mio amico. L’altro dava manforte al primo aggressore, che stava cercando di sfilarmi il giubbino. Ero a terra e mi colpivano con calci allo stomaco, ai testicoli, alle braccia, sulla testa ed al viso. Mi hanno rotto gli occhiali“.
“Cercavo di non farmi sfilare il giubbino, ma quando uno dei due ha estratto un coltello mi sono bloccato. Me lo hanno tolto e sono andati via correndo su per le scale”. Il fotografo e musicista ha riferito alla Digos che durante l’aggressione uno dei quattro gridava in napoletano: “Pezzo di m….., togliti questo giubbino, cos’è questo stemma”.