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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Pizzo anche al Castello delle Cerimonie, il clan chiese 5mila euro a La Sonrisa

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Il clan del Rione Moscarella, sgomitato oggi dalla Polizia di Stato e dalla Dda di Napoli con undici misure cautelari, è ritenuto responsabile di avere imposto un’estorsione da 5mila euro al Grand Hotel La Sonrisa di Sant’Antonio Abate, il cosiddetto “Castello delle Cerimonie”. La nuova organizzazione criminale di Castellammare, nata da una scissione nel clan Cesarano, è stata letteralmente dimezzata dalle misure cautelari.

INDAGATO IL FRATELLO DI ANTONIO POLESE

Tra gli indagati figura anche il fratello del defunto boss delle cerimonie Antonio Polese: si tratta di Sabato Polese, 75 anni, a cui viene contestato il reato di favoreggiamento aggravato.

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A Sabato Polese – che non fa parte della compagine societaria del Grand Hotel La Sonrisa – è stato applicato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Gli viene contestato di avere di avere fornito un aiuto alla famiglia Onorato, vertice del clan del rione Moscarella, informandola delle indagini in corso.

In particolare avrebbe fatto sapere al clan che la Polizia di Stato aveva prelevato le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza della struttura ricettiva, lo scorso febbraio confiscata in via definitiva. Il video in questione riguarda la data in cui sarebbe stata pagata la tangente da 5mila euro al clan.

CONTATTI TELEFONICI DAL CARCERE

Dunque  la Polizia di Stato ha eseguito una ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di undici persone (di cui 9 sottoposte alla custodia in carcere, 1 agli arresti domiciliari, 1 all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso nonché di estorsione, tentata estorsione, detenzione di armi e detenzione a fine di spaccio di droga, aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare l’associazione camorristica denominata clan del Rione Moscarella, operante nei comuni di Castellammare di Stabia, Pompei, S. Antonio Abate e zone limitrofe.

In particolare, nel corso delle indagini svolte dalla S.I.S.C.O. di Napoli e dallo SCO, con il supporto operativo della Squadra Mobile di Napoli, sarebbero stati individuati vari episodi estorsivi, posti in essere in danno di alcuni operatori commerciali.
Inoltre, uno degli indagati, benché detenuto, avrebbe mantenuto contatti telefonici con i propri complici, al fine di pianificare e dirigere le attività estorsive.

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