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venerdì, Aprile 19, 2024
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Pos, stop all’obbligo per i pagamenti sotto i 30 euro: sospese le multe

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Arrivano nuove esenzioni all’obbligo di consentire piccoli pagamenti, sotto i 30 euro, anche con carte e bancomat: secondo quanto previsto dalla bozza della manovra approvata in Cdm, il ministero delle Imprese e del Made in Italy stabilirà entro giugno (180 giorni) i “criteri di esclusione al fine di garantire la proporzionalità della sanzione e di assicurare l’economicità delle transazioni in rapporto ai costi delle stesse”. Nel frattempo, “sono sospesi i procedimenti ed i termini per l’adozione delle sanzioni”.

Tasse al 5% sulle mance di camerieri e baristi

Nella bozza della legge di bilancio compare inoltre il taglio tasse sulle mance. L’Italia non è il primo paese in Europa ad apportarla, i cugini francesi infatti hanno già applicato una riforma simile

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Il settore del turismo ha un calo nelle assunzioni da tempo, il governo ha quindi cercato di attirare candidature in questo settore attraverso una riforma economica. All’articolo 13 della bozza della legge di bilancio compare infatti l’ipotesi di diminuire al 5% le tasse sulle mance. Camerieri, receptionist e tutti i ruoli fondamentali all’interno del settore vengono insomma invogliati alle candidature tramite la manovra sulle mance, la riforma ha però già suscitato pareri contrastanti.

La legge di bilancio prevede quindi che l’aliquota venga abbassata al 5% e si applicherà fino al 25% del reddito totale percepito. Nella bozza si specifica inoltre che la misura si applicherà “anche attraverso mezzi di pagamento elettronici“. Sono anche comprese le mance consegnate dai clienti direttamente ai lavoratori o ai direttori. Gli esercenti però non sembrano aver accolto la nuova riforma. “Non è così che si favorisce l’occupazione, ma la detassazione potrebbe spingere a fare emergere il nero” dicono.

L’ipotesi della Santanché e la risposta del ‘turismo’ 

La norma è stata voluta dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè che ne conferma l’inserimento all’interno del testo approvato lunedì dal Consiglio dei ministri, dal primo gennaio del 2023 le tasse saranno quindi tassate al 5%. La ministra ha spiegato che la misura punta a “premiare chi fa bene il proprio lavoro“. Mentre la relazione illustrativa spiega che: “mira a rafforzare l’attrattività delle professioni a contatto con la clientela presso le imprese del comparto turistico-ricettivo e di quello della ristorazione a rimediare alle difficoltà di reclutamento incontrate dai datori di lavoro nel settore“.

Il mondo del turismo non sembra però avere lo stesso entusiasmo per la nuova misura. Il segretario generale di Confesercenti Mauro Bussoni spiega: “Prevedere una tassa agevolata non favorisce l’occupazione, non credo proprio che sia questa la misura che li convincerà a lavorare“. Spiega poi che per aumentare l’occupazione nel settore: “servono retribuzioni adeguate e orari compatibili con la vita privata“. Il segretario vede però un lato positivo nell’applicazione: “Molte delle mance che i turisti stranieri vorrebbero pagare con la carta corrispondono a cifre importanti, la detassazione e la possibilità di pagare con moneta elettronica potrebbero farle emergere“.

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