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venerdì, Aprile 26, 2024
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Prezzi in discesa per diesel e benzina: Eni, IP, Q8 e Tamoil tagliano i costi

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Si registra una diminuzione dei prezzi di benzina e diesel alla luce delle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati. Le compagnie mettono oggi a segno un giro di ribassi sui prezzi raccomandati dei carburanti. Secondo intervento di seguito per Eni che taglia di 5 centesimi la benzina e di 7 cent il diesel, stesso movimento anche per Tamoil.

Ip scende di 7 cent su entrambi i carburanti, mentre Q8 li riduce di 8 cent. E’ quanto emerge dall’elaborazione di Quotidiano Energia. Intanto, i prezzi praticati sul territorio, in attesa di recepire queste riduzioni, mostrano ancora code di rialzi sia in modalità self che in modalità servito.

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PREZZI DI BENZINA E DIESEL, IL GOVERNO STUDIA L’ACCISE MOBILE

Stamattina il Ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, è intervenuto al Senato per l’informativa sui recenti aumenti del costo dell’energia e sulle misure del Governo per contrastarne gli effetti. “Se per stoccare 10 miliardi di metri cubi di gas mi servivano 15 miliardi di euro un anno fa di questi tempi quando il gas era a un po’ meno di 30 centesimi al metro cubo, il costo mi avrebbe richiesto un anticipo di 3 miliardi. A parità di tutto non è giustificato che lo stoccaggio da 3 miliardi di anticipo arrivi a 15 miliardi, questa è stata la mia affermazione un po’ dura, forse non mi sono espresso con termini giuridicamente corretti, ma non è possibile che mi costi cinque volte di più se la materia è la stessa“.

L’Europa sta continuando a acquistare gas dalla Russia, che porta a pagamenti di circa un miliardo di euro al giorno. In un momento come questo ha un’implicazione oltre il settore energetico. E’ una riflessione importante in questo momento“, ha aggiunto ancora il ministro.

Sarebbe una grande notizia un price cap a livello europeo temporaneo sulle transazioni di gas naturale all’ingrosso e il disaccoppiamento dei prezzi di vendita dell’energia prodotta da tecnologie rinnovabili elettriche rispetto a quelli del parco termoelettrico, mediante opportuna revisione delle regole di market design“, afferma Cingolani, riferendo sul caro benzina a proposito di possibili misure per contenere l’incremento dei prezzi di energia elettrica e gas naturale.

L’ACCISE MOBILE

“Per contenere l’impatto sui consumatori finali, il Governo sta valutando l’ipotesi di praticare sui carburanti un’accisa mobile” ha detto Cingolani spiegando che per il costo dei carburanti da autotrazione dall’inizio dell’anno, “c’è un problema di un incremento dei costi del Brent” e un problema del costo del gas e dell’energia che serve nelle raffinerie a trasformare “che impatta sul costo finale”. Il ministro ha aggiunto che c’è “una diminuzione della disponibilità del diesel” mentre non c’è alcun problema per la benzina.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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