Nicola Campanile, candidato alla presidenza della Regione Campania per la lista PER – Persone e Comunità, ha suscitato attenzione negli ultimi giorni non solo per la sua proposta di creare un terzo polo alternativo, ma anche per alcune dichiarazioni che sembrano in contrasto tra loro.
In un’intervista rilasciata a Il Mattino, Campanile ha sottolineato la volontà di distinguersi: “Abbiamo scelto di creare un terzo polo perché la configurazione dei due poli è molto mediocre. Più che le elezioni Regionali sembra il calciomercato. Personalità politiche di centrosinistra che vanno a destra e viceversa solo per essere eletti. I due candidati presidenti hanno proposte praticamente indistinguibili”.
Tuttavia, appena qualche giorno prima, lo stesso Campanile aveva rilasciato un’intervista a Teleclub Italia, in cui è emersa la volontà di voler far parte della coalizione di centrosinistra, anche successivamente alla scelta di Roberto Fico come candidato presidente. In quella occasione aveva parlato della volontà di far parte del “campo largo” anche dopo l’indicazione dell’ex presidente della Camera, pur preferendo figure come quella dell’ex ministro Sergio Costa o della senatrice Mariolina Castellone.
Dal canto suo Fico, nono volendo sforare il tetto delle 8 liste, aveva proposto a PER di unirsi a formazioni come Casa Riformista di Armando Cesaro o Noi di Centro di Mastella. Campanile ha però definito la proposta “indecente”, spiegando: “Mi è sembrata un’offesa. Forse non ci conosce bene, non conosce la nostra storia e noi non ci riconosciamo in questa visione. E soprattutto sulla scelta di rimorchiare decine di persone del centrodestra”.
La campagna elettorale in Campania è entrata nel vivo e Nicola Campanile dovrà chiarire se la sua lista PER – Persone e Comunità rappresenta davvero un’alternativa coerente ai poli tradizionali o se la corsa solitaria sia stata dettata soltanto dall’impossibilità di presentare la propria lista all’interno della coalizione di centrosinistra.

