Raffica di assoluzioni nel processo di primo grado per gli imputati sul sequestro del Parco Primavera a Melito. Politici, tecnici e imprenditori erano accusati, a vario titolo, secondo gli inquirenti, di aver favorito il clan Di Lauro a realizzare con la speculazione il parco, un impero valutato circa 10 milioni di euro. Oltre 20 gli indagati.
Il Tribunale di Napoli ha stabilito:
Non doversi procedere per: Francesco Capozzi, Marcello Curzio, Carlo Di Dato, Giuseppe Varlese, Stefano Varlese per estinzione del reato per intervenuta prescrizione
Assolti: Pasquale Cante, Raffaele Monaco, Paolo Iovino, Pietro Terrano, Claudio Pianese, Giuseppe Vallefuoco perché il fatto non costituisce reato
Assolti Alfredo Cicala, Salvatore Cervone, Carmine Chianese, Gennaro Chianese, Stefano Chianese, Mauro Di Giovanni, Giuliano Coppola, Giuseppe Rostan, Antonio Passarelli, Nunzio Sepe per non aver commesso il fatto.
Disposto il dissequestro di tutti i beni e la restituzione degli stessi ai legittimi proprietari
Nel collegio gli avvocati Mario Griffo, Giuseppe Pellegrino, Paolo de Angelis, Antonio Russo, Alfonso Furgiuele, Antimo D’Alterio, Nello Palumbo, Luigi Ferrandino, Antonio Gravante, Angelo Carbone, Celestino Gentile, Giampaolo Schettino.
Sconfessate le indagini condotte dalla Dda partenopea sulla base di intercettazioni e dichiarazioni dei pentiti, tra cui Giovanni Piana e Maurizio Prestieri.
Oltre all’accusa di Lottizzazione abusiva per conto del clan Di Lauro, agli indagati venivano contestati reati che andavano dal falso in atto pubblico alla truffa edilizia, tutti aggravati dall’articolo 7, dall’aver cioè agevolate le finalità del clan.