La droga e i profumi arrivavano nel carcere di Secondigliano tramite i droni partiti dalla Circumvallazione Esterna. I magistrati della Dda di Napoli sono riusciti ad individuare il luogo esatto usato dai piloti. Importanti sono state le conversazioni intercettate, nel luglio del 2023, tra Antonio Salvati e Sergio Cecere. Il primo avrebbe detto al suo interlocutore di trovarsi ‘dietro al campo’ cioè vicino al villaggio nomadi situato lungo la Cirumvallazione Esterna, situato proprio a ridosso del muro perimetrale del carcere.
Profumi volati nel carcere di Secondigliano
Il 21 luglio 2023 il ras della Vanella Grassi, Nico Grimaldi, ha chiamato la moglie Addolorata De Falco alla quale avrebbe riferito del mancato arrivo del drone: “Non abbiamo potuto fare niente perché sta questo cornuto qua sopra”. Secondo i magistrati il camorrista avrebbe fatto riferimento all’imponente presenza della sorveglianza carceraria e, perciò, sarebbe stato reso necessario il recupero del drone, dei caricatori e delle merce.
Invece Grimaldi avrebbe ricevuto anche un profumo grazie al drone così come emerge dalle parole della moglie captate il 6 ottobre del 2023: “Amò c’è andato tutto, solo il profumo una bottiglia ti ho preso, le due spine, quindici piccolini (rifrimento ai telefonini ndr) altri due Redmi fuori mano, e dieci schede”.
L’arresto dei dronisti
Un altro passaggio fondamentale per l’inchiesta è stato l’arresto del dronista Nicola Vellucci condotto dalla polizia nel 2023. Il pilota e il suo complice avrebbero tentavano di far partire un drone dal campo nomadi che consegnava ai detenuti droga e cellulari, quest’ultimi sarebbero stati custoditi da Rita Pitirollo nella sua abitazione in via del Cassano.
L’attività criminale dopo gli arresti non si è fermata, anzi, il gruppo, guidato dal ras della Vanella Grassi Nico Grimaldi, si sarebbe procurato un nuovo drone. Intatti il 18 novembre 2023 è stato arrestato Salvati mentre si stava recando da Ciro Petrozzi per prendere micro-telefonini e cocaina da far arrivare ai detenuti.