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mercoledì, Maggio 15, 2024
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Pusher ribelle dato alle fiamme per vendetta al rione Sanità, pena ridotta per Alessio Pica

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Punito per la sua volontà di cambiare vita. La Corte di Appello di Napoli (II sezione) ha ridotto la pena a cinque anni e sei mesi per Alessio Pica. Quest’ultimo rispondeva del tentato omicidio di Antonio Storaro avvenuto al rione Sanità nel dicembre del 2021. Pica era stato già stato assolto dalla aggravante camorristica dalla premeditazione e dai motivi abbietti e futili. Decisive le argomentazioni del suo legale, l’avvocato Raffaele Chiummariello. Secondo l’accusa Pica avrebbe cercato di bruciare Storaro perchè quest’ultimo non voleva più lavorare nella piazza di spaccio gestita dallo stesso Pica.

Di lui il pentito Daniele Pandolfi in uno dei suoi verbali ha raccontato “Alessio Pica ha una piazza di spaccio dietro l’ospedale San Gennaro dei Poveri e si avvale di un ragazzo detto ’o biond che collabora con lui nelle attività illecite. Preciso che Alessio Pica era rifornito di stupefacenti dal clan Sequino, ma a un certo punto decise di non rifornirsi più da loro. Questo fu il motivo (omissis) tentò di ferirlo colpendo per errore un ragazzo chiamato Yunes che abita in vico Principe della Sanità.

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Ricordo che quando a dicembre 2017 sono tornato in libertà, ho visto venire ’o biond a casa di Antonio Vastarella, il quale gli disse che da quel momento avrebbero dovuto comprare l’erba da lui perché se n’era approvvigionato. Altrimenti avrebbe fatto chiudere la piazza. ’O biond” rispose che avrebbe riferito ad Alessio e gli avrebbe fatto poi sapere”.

La scoperta del tentato omicidio, che in in un primo momento era stato fatto passare come incidente fu fatta grazie a una serie di intercettazioni compiute dai carabinieri sotto il coordinamento della Dda di Napoli.

Pica avrebbe incontrato Storaro in piazza San Vincenzo con un pretesto per poi rovesciargli addosso della benzina e dargli fuoco. Il 26enne avrebbe commesso i fatti violando la misura degli arresti domiciliari cui era sottoposto per una vicenda di droga. Storaro, soccorso dalla madre che spense in tempo le fiamme, era stato poi ricoverato nel reparto Grandi Ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli per ustioni di sedi multiple del corpo.

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