Con la morte di Raffaele Cutolo terminano le speranze di fare luce su alcuni episodi della storia italiana in cui, secondo molti, il boss della Nco ha avuto un ruolo cruciale. Alcuni misteri nazionali sono passati tra le mani del boss di Ottaviano come la liberazione dell’assessore regionale Ciro Cirillo e il sequestro di Aldo Moro. Misteri che non troveranno mai una rivelazione e che Cutolo ha portato via con sé. L’ultima speranza – come riporta Il Roma – è racchiusa nella cella del carcere di Parma in cui il 79enne ha trascorso gli ultimi anni della sua vita. Si cercheranno pizzini, biglietti o diari nascosti.
Proprio quella stanza potrebbe essere la ‘cassaforte’ dei segreti italiani. La speranza è che, conoscendo le sue condizioni di salute, Raffaele Cutolo abbia deciso di scrivere delle memorie sugli episodi controversi in cui è ritenuto coinvolto. Ma al momento nulla lascia pensare che possa esserci effettivamente un “tesoro” nell’ultima cella del boss. ‘Il professore’ non si è mai pentito e mai ha dato segnali di voler collaborare con la giustizia, dunque la probabilità che abbia affidato a un foglio e una penna la verità resta bassa.
Intanto la procura di Parma vuole accertarsi che Raffaele Cutolo abbia ricevuto tutte le cure del caso. L’autopsia effettuata prima del trasferimento ad Ottaviano e la sepoltura chiarirà se il boss abbia ricevuto una adeguata assistenza medica. Il capo della Nco è morto mercoledì scorso per choc settico in seguito a una polmonite bilaterale. L’esito si conoscerà tra 90 giorni, termine richiesto dal consulente della procura per eseguire anche gli esami istologici e tossicologici.
I funerali di Raffaele Cutolo
Intanto nella notte tra sabato e domenica si sono tenuti i funerali, in forma privata, del boss sanguinario. Solo 12 le persone ammesse all’ultimo saluto. La moglie, la figlia, la sorella Rosetta e pochi altri hanno potuto assistere alle esequie di Raffaele Cutolo che mancava dalla sua terra da diversi decenni.