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giovedì, Maggio 2, 2024
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“Reddito al Sud e bonus covid al Nord”, i dati del presidente dell’Inps

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“Abbiamo speso circa 60 miliardi di euro per prestazioni Covid (cassa integrazione, bonus per gli autonomi)”, queste le parole di Pasquale Tridico, presidente dell’Inps, rilasciate durante la presentazione del XXI Rapporto annuale dell’Istituto. Poi ha fatto un inciso specifico sull’Italia: “Noi continuiamo a dire che il 65 per cento del reddito di cittadinanza va al Sud, ma dimentichiamo di dire che il 70 per cento delle prestazioni Covid sono andate al Nord. Anche per un fattore di onestà verso tanti cittadini del Sud, bisogna guardare alla spesa dell’Inps nel suo complesso e non ai 7,6 miliardi che all’anno si spendono per il reddito di cittadinanza“, ha aggiunto Tridico.

I DATI SUL REDDITO DI CITTADINANZA 

Ad agosto sono state 1,18 milioni le famiglie beneficiarie del Reddito o della pensione di cittadinanza per 2,51 milioni di persone coinvolte e un importo medio a famiglia di 549 euro. Lo rileva l’Inps nell’Osservatorio sul Reddito dal quale emerge che il 64,2% delle famiglie che hanno l’assegno contro la povertà sono al Sud e nelle isole.

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Si tratta di 759.720 famiglie per 1,7 milioni di persone e un assegno medio di 581,17 euro. Al Nord i nuclei destinatari della misura sono 242.572 per 449.247 persone e un assegno medio di 479,38 euro. Quasi la metà delle famiglie con il Reddito o la pensione di cittadinanza (553.380 su 1.182.308 ) ha un solo componente. La spesa per il reddito e la pensione di cittadinanza nei primi 8 mesi dell’anno è stata pari a 5,37 miliardi di euro.

TRUFFE SUI BONUS COVID

Sono 78 gli indagati dalla Guardia di Finanza di Rimini nel corso dell’inchiesta Free Credit. Di loro, otto sono in carcere e quattro ai domiciliari. L’operazione ha portato alla luce una maxi truffa ai danni dello stato per 440 milioni di euro. Si trattava di fondi destinati ad aiutare le imprese in difficoltà per il Covid e finiti in modo illecito nelle mani di professionisti, commercialisti e imprenditori che non rientravano tra i beneficiari. “Il Covid mi ha portato bene economicamente parlando”, si sente nelle intercettazioni. “Non so più dove andare ad aprire i conti correnti in giro per il mondo”, le parole di un indagato intercettato dai finanzieri che, durante la perquisizione, hanno trovato anche delle valigie piene di banconote. Più di 100 le società create per ricevere il bonus.

Un altro indagati, asseriva: “Cioè, lo Stato italiano è pazzesco. Vogliono essere fregati praticamente”. A dire la frase un’amministratore che i finanzieri ritengono essere tra i principali promotori dell’associazione a delinquere. Tra gli indagati, nove avevano presentato domanda di reddito di cittadinanza mentre altri tre avevano precedenti per associazione di stampo mafioso. Il gruppo agiva in tutta Italia: gli avvisi di garanzia sono stati spediti in Emilia-Romagna, Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Sicilia, Toscana, Trentino e Veneto.

 

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