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venerdì, Aprile 26, 2024
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Reddito di cittadinanza, Renzi: “Un referendum per abolirlo, è diseducativo”

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Matteo Renzi e Italia viva raccoglieranno le firme per abolire il Reddito di cittadinanza. Come se questa settimana l’ex premier non avesse già mandato abbastanza ammiccamenti alla destra, l’ex presidente del Consiglio si è presentato davanti alla platea dei Giovani imprenditori di Confindustria e ha rivelato la sua prossima battaglia: “Nel 2022 partiremo con una raccolta firme per un referendum abrogativo del Reddito di cittadinanza. Vogliamo che siano gli italiani a dire se il Reddito di cittadinanza è diseducativo e se va mantenuto o no”.

Insomma, Renzi si schiera sempre più destra: nella settimana in cui ha cercato di far saltare il ddl Zan boicottando un disegno di legge che i suoi stessi parlamentari hanno contribuito a scrivere e dopo che ha ufficialmente dichiarato che intende dialogare con Salvini, Berlusconi, Meloni per l’elezione del futuro presidente della Repubblica, ecco che prova a salire su uno dei cavalli di battaglia del centrodestra.

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Matteo Renzi pronto a far sparire il reddito di cittadinanza tanto caro ai grillini. Questa è infatti l’intenzione dell’ex presidente del Consiglio, che nel corso del convegno dei giovani di Confindustria ha infatti annunciato il suo proposito di avviare una raccolta firme per arrivare ad un referendum abrogativo. Quando? Subito dopo l’elezione del nuovo presidente della Repubblica.

Reddito di cittadinanza, Renzi: “Un referendum per abolirlo, è diseducativo”

È guerra, dunque, alla misura che è stata ed è tuttora il più importante cavallo di battaglia del Movimento CinqueStelle. Tanti i cittadini ad usufruire di questa misura assistenziale. Secondo un report fornito dall’Istat, nel mese di maggio 2021 sono state ben 1,18 milioni le famiglie beneficiarie del reddito grillino, con la regione Campania in testa per maggior numero di percettori, seguita da Sicilia, Lazio, Puglia e Lombardia.

I furbetti del reddito

Pensata come misura assistenzale in grado di combattere la povertà e le disuguaglianze ed allo stesso tempo accompagnare il richiedente nel percorso di reinserimento lavorativo, il reddito di cittadinanza ha mostrato sin da subito le prime lacune, a partire dalla figura dei navigator. I problemi veri e propri sono però insorti con l’arrivo delle prime notizie circa i cosiddetti furbetti del reddito, soggetti riusciti in qualche modo ad ottenere l’assegno senza averne alcun diritto. Tanti i casi registrati sino ad oggi. Fra i precettori del reddito, anche mafiosi e spacciatori.

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