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sabato, Aprile 20, 2024
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Restrizioni e lockdown, 3 regioni nella fascia a rischio: la Campania si trova a metà strada

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Alla base del nuovo Dpcm c’è la divisione dell’Italia in tre fasce di rischio, sulla base dell’Indice Rt che indica la diffusione del virus e i 21 criteri stabiliti dagli esperti, che comprendono anche la pressione sugli ospedali, in particolar modo sulle terapie intensive. Scatterebbe quindi un meccanismo automatico una volta superate le soglie di allarme, quelle previste dal documento sui quattro scenari di rischio, con la decisione che sarà presa dal governo attraverso un’ordinanza del ministero della Salute. Un compromesso che va incontro alle regioni, scaricando così la responsabilità politica delle chiusure che ne conseguono, considerando poi che i governatori non possono opporsi alla decisione del ministero.

La fascia ad alto rischio

A rientrare nella fascia con un «lockdown leggero» sono le regioni sopra l’indice Rt a 1,5 come Lombardia (indice Rt 2,01), Piemonte (1,99) e Calabria (1,84). Per queste zone scatterebbero le seguenti restrizioni:

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  • Si fermano tutte le attività non essenziali, comprese estetiste e parrucchieri
  • Restano aperte le industrie. Fortemente consigliato lo smart working per i privati, mentre per la pubblica amministrazione dovrebbe scattare almeno al 70% della capienza degli uffici
  • Ipotesi di autocertificazione: secondo quanto riporta Repubblica, il modulo per giustificare le uscite di casa è caldeggiato dal ministro Speranza, che lo vorrebbe per attestare gli spostamenti per salute, lavoro o necessità come accompagnare i figli a scuola. Conte sarebbe contrario, lasciando libera circolazione all’interno della zona rossa;
  • Didattica a distanza per tutte le scuole superiori e le Università, comprese le seconde e terze medie.

La fascia a medio rischio

Nella fascia intermedia ci sono le regioni con Indice Rt a ridosso della soglia di allerta, come Liguria, Puglia e Campania. A rischio anche Veneto, Alto-Adige e Valle d’Aosta. Per gli abitanti di queste zone, scattano le seguenti restrizioni:

  • chiudono bar e ristoranti, per i quali è concesso il servizio a domicilio;
  • restano aperti i centri estetici e parrucchieri, così come tutto il comparto dei servizi alla persona

La fascia a basso rischio

Per tutte le altre regioni con Indice Rt ancora lontano dai livelli di guardia, le restrizioni sono quelle previste su tutto il territorio nazionale, con la chiusura già disposta di bar e ristoranti dalle 18, il coprifuoco serale, la capienza ridotta dei mezzi pubblici, la didattica a distanza per le scuole superiori, la chiusura dei centri commerciali nel fine settimana.

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