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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Roghi e puzza nella terra dei fuochi, da Giugliano a Caivano l’aria è irrespirabile

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Ancora nuovi roghi nel settembre della ‘Terra dei Fuochi’. Nel pomeriggio sono finiti in fiamme diversi rifiuti speciali, tra cui vecchi elettrodomestici che si trovavano nell’area campestre situata di fronte al Parco Verde di Caivano. La zona interessata è al confine con Orta di Atella, ex impianto Franzese. La segnalazione è arrivata da Domenico Laurenza di Stop Biocidio. La nube tossica è arrivata in poco tempo in tutta la zona costringendo i residenti a chiudersi in casa. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco che hanno domato le fiamme alte.

La manifestazione a Giugliano 

In mattinata un gruppo di cittadini attivisti ha manifestato all’esterno della casa comunale di Giugliano contro i cattivi odori tossici dovuti ai continui roghi. Il presidio è durato diverse ore. Ieri, gli attivisti hanno sporto le denunce ai carabinieri.

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La richiesta di interrogazione parlamentare sulla terra dei fuochi ed i roghi

I gruppi congiunti Marano di Napoli in azione e Giugliano in Campania in azione hanno effettuato una richiesta di interrogazione parlamentare “TERRA DEI FUOCHI”. Tutto nasce dopo quanto  dichiarato dall’ormai uscente Sindaco di Napoli e della Città Metropolitana di Napoli Luigi De Magistris, ovvero alla disponibilità di farsi carico attraverso la società pubblica SAPNA, che gestisce tutti gli impianti dei rifiuti dell’intera area metropolitana, di una quota di immondizia pari a 150 tonnellate giornaliere provenienti da Roma e fino al prossimo 31 dicembre per un totale di quasi 18mila tonnellate di rifiuti.

La nota congiunta, argomentata attraverso l’aiuto dell’avvocato ambientalista Arnaldo Mascia , è stata trasmessa alla Referente del Comitato nazionale di Azione Avv. Francesca Scarpato Già dalla prossima settimana quando i lavori parlamentari torneranno in piena attività, si faranno portavoce delle richieste evidenziate. “Siamo sicuri che l’unico modo per non far calare l’attenzione su un territorio quale quello ricadente nella cosiddetta ‘ Terra dei Fuochi’ sia non abbandonarsi alle futili parole di facciata che in questi giorni abbiamo ascoltato, ma operare attivamente attraverso le istituzioni che ci rappresentano”.

 

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