Arresti convalidati per Alvino Frizziero e per i cugini Vincenzo e Giuseppe Rossi. Questa la decisione del gip Giovanni Vinciguerra all’esito dell’udienza di convalida per i tre arrestati sabato scorso dagli uomini del commissariato San Ferdinando. Dei tre resta in carcere solo Frizziero mentre i due Rossi, difesi dall’avvocato Leopoldo Perone, sono stati scarcerati. La difesa in questo caso ha dimostrato l’assenza di elementi probatori che stabilissero la riconducibilità delle armi rinvenute. Per Giuseppe Rossi in particolare si tratta della seconda scarcerazione in poco meno di due mesi: Rossi, alias ‘o boxer, fu infatti assolto nell’ambito dell’inchiesta sulle estorsioni al centro storico compiute dagli ‘eredi’ del clan Sibillo. Il giovane rischiava una condanna a quattro anni e sei mesi. Riconosciuto in foto in sede di indagini da parte offesa il suo legale dimostrò l’assoluta fallacia dell’atto ricognitorio che era stato effettuato all’epoca dalle forze dell’ordine. Un risultato cui si è giunti sia per la distanza temporale dal fatto dell’individuazione, sia per la mancata preliminare descrizione delle fattezze fisiche. Tornando al blitz gli agenti dell’investigativa di San Ferdinando, dopo aver notato i due Rossi, hanno recuperato due pistole semiautomatiche 9×19 e 7,65 (quest’ultima con matricola abrasa) rifornite di cartucce e pronte all’uso contenute in un borsello.
PRONTI AL RAID ARMANTO
Gli investigatori sono sicuri che i tre fossero pronti a compiere un raid armato anche in considerazione del clima di tensione che da tempo si respira in zona dove proprio l’abitazione di Frizziero junior è stata obiettivo di una stesa qualche mese fa. Gli agenti di polizia sono intervenuti dopo aver notato i due Rossi sostare all’esterno di un basso di via Santa Maria della Neve nel ‘cuore’ della Torretta.
Ad insospettire le forze dell’ordine il fatto che i due avessero il volto coperto da caschi integrali. Per questo motivo i due sarebbero stati controllati per un’ispezione, al termine della quale gli agenti avrebbero deciso di entrare nel basso dove hanno poi trovato Frizziero e le armi. Il gip adesso ha rimescolato nuovamente le carte.
